Trasferimenti sospesi alla Alustrategy di Viale d’Asti, in Strada Vatirone 1, per due lavoratrici dell’azienda che, nei primi giorni di agosto, avevano appreso dal 15 settembre sarebbero state costrette a lavorare presso la sede di uno studio di commercialisti di Torino. Si tratta di Sonia Pilati e Carolina Ponce, entrambe impiegate a tempo indeterminato da diversi anni presso la Alustrategy: la prima dal 2016, la seconda dal 2012.
Ricevuta la comunicazione, la Fiom si è immediatamente attivata facendo partire un’azione legale sia individuale sia ex Art. 28 per comportamento discriminatoria e antisindacale.
Sonia Pilati è infatti RSU e RLS aziendale dal 2021 e, al momento, è distaccata per quattro giorni alla settimana come Funzionaria Sindacale. È inoltre componente della Segreteria della Fiom Provinciale. Da quando è stata eletta come RSU, l'amministratrice unica della Alustrategy, Gornova Svetlana, l’ha via via demansionata togliendole la possibilità di svolgere il proprio lavoro di amministrazione: confinata in un ufficio, con mansioni non consone al suo impiego, viene spesso redarguita e pressata in modo ingiustificato. Negli ultimi quattro mesi l’azienda ha inoltre iniziato nei suoi confronti un’azione vessatoria, con lettere di contestazione e provvedimenti disciplinari continui: quello del trasferimento è solo l’ultimo atto di una continua e pressante azione discriminatoria e antisindacale.
Carolina Ponce invece è una lavoratrice iscritta alla Fiom, assunta attraverso le liste protette in quanto portatrice di disabilità grave, certificata con la Legge 104: è invalida civile poiché ipovedente. Anche lei subisce da diverso tempo un’azione vessatoria e discriminante, con una serie di lettere di contestazione e di provvedimenti disciplinari emessi vario titolo; anche a lei da alcuni mesi sono stati tolti gli strumenti tecnologici per poter svolgere il proprio lavoro, come l’ingrandimento attraverso un monitor da 32 pollici, affidandole lavori che comportano la lettura con una lente di ingrandimento. È chiaro per lei e per noi che non vi è possibilità oggettiva che lei possa spostarsi per recarsi a Torino.
Secondo l’azienda entrambe le lavoratrici dovrebbero svolgere la loro attività di amministrazione a Torino. Tutti i provvedimenti nei confronti di Pilati e Ponce sono stati impugnati dalla Fiom CGIL e ora il Giudice del Lavoro ha disposto la sospensione del trasferimento, in attesa di una decisione definitiva.