Il Partito Democratico di Asti raccoglie le firme per due petizioni e mercoledì 18 ottobre torna in piazza de Palio.
La prima petizione riguarda lo stop alle lunghe liste d'attesa della Sanità pubblica in Piemonte e chiede che vengano incrementate significativamente le assunzioni di personale medico e infermieristico per fare fronte a carenze storiche a cui non si è mai posto rimedio e che mettono a rischio la salute dei cittadini, soprattutto i più poveri che non si possono permettere di pagare le strutture private e che attendono anni per una visita specialistica.
La seconda riguarda il sostegno dell’approvazione della proposta di legge n. 1275 per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora (ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione) salvaguardando comunque la contrattazione collettiva nazionale e restituendo dignità a tutti i lavoratori.
"La nostra Costituzione, all’articolo 36, dice che chi lavora ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa", ricorda il Pd che rimarca: "Questo diritto viene costantemente violato: in Italia, infatti, sono più di tre milioni le persone che pur lavorando rientrano nella soglia di povertà".
Il PD ha firmato assieme alle forze di opposizione una proposta unitaria che prevede che nessun lavoratore possa ricevere una retribuzione oraria inferiore a 9 euro all’ora, senza considerare tredicesima, quattordicesima, tfr, ecc.