La Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Grana Monferrato e l’associazione culturale Grana Arte e Tradizione organizzano per sabato 18 novembre alle ore 21 una serata di letture dal titolo “Abele Truffa, il maestro di carità e le belle leggende di Grana”.
L’evento si svolgerà nella Chiesa Assunzione di Maria Vergine ed è nell’ambito della rassegna “Cunté Munfrà - dal Monferrato al mondo".
Un personaggio che maestro lo è stato davvero e che nasce a Grana il 6 ottobre 1898 da Luigi e Angela Picollo, ultimo di nove figli. Consegue la licenza all’insegnamento nel 1920 e dopo aver insegnato a Livorno Ferraris e a Poirino presta servizio a Moncalvo fino al 30 settembre del 1964, per raggiunti limiti di età.
Noto a Grana come “maastro Abele”, è sempre stato molto legato al suo paese di origine, al punto di avere scritto quelle che lui stesso ha definito “le belle leggende di Grana”, racconti ambientati nella località monferrina che invitano alla riflessione e che rispecchiano appieno il suo animo gentile, la sua profonda umanità.
È stato un insegnante molto amato dai suoi allievi, grazie ai suoi modi dolci e gentili, seppure accompagnati da metodi di insegnamento rigorosi. La disciplina non veniva mai imposta, ma ottenuta grazie ad un perfetto amalgama di autorevolezza e dolcezza.
Si è reso precursore di metodi di insegnamento quasi rivoluzionari per l’epoca, dal tema libero alle lezioni all’aperto, passando per la visita ai diversi laboratori artigianali per conoscere da vicino i luoghi di lavoro. E proprio grazie a questo gli viene conferita la medaglia d’oro al merito della Pubblica Istruzione e riceve diversi e significativi encomi da parte dei dirigenti scolastici.
Ha amato la prosa, la poesia e la pittura e i tutti quegli ambiti ha raggiunto risultati lusinghieri, come ad esempio con la stesura della sezione critico-biografica di un libro su Guglielmo Caccia e l’assegnazione della medaglia d’oro per un articolo su Orsola Caccia.
È stato tra i promotori della nascita della San Vincenzo, della quale è stato membro fino alla morte, avvenuta il 30 ottobre 1980, e si è distinto per la sua attenzione verso gli ultimi e i più deboli. Ha prestato denaro, trovato lavoro a chi non ce l’aveva, dato consigli a chi ne aveva bisogno, confortato chi era afflitto e portato un po’ di pane a chi aveva fame. In virtù di ciò nel 1971 il Comune di Moncalvo gli assegna il Premio della Bontà, premio tuttora assegnato ogni anno dalla Conferenza di San Vincenzo. Da ricordare, infine, che Moncalvo, per i suoi meriti, gli ha intitolato una via.
Alla sua morte, quale ultimo, estremo atto di bontà ha voluto donare le sue cornee affinché altri potessero vedere la luce attraverso i suoi occhi.
Ed è per mantenere viva la memoria di questo straordinario personaggio che si intende dare lettura delle “Leggende” del maestro Abele Truffa.
L’interprete Elena Formantici, artista di Casa degli alfieri, darà voce a quei racconti coinvolgenti e profondi, semplici, seppure raffinati nella scrittura, quelli che i granesi di un tempo erano soliti paragonare ad un bel bicchiere di acqua fresca dopo un lavoro pesante nella calura: un vero sollievo!
Le letture saranno intervallate da intermezzi musicali al maestoso organo Giacinto Bruna della Parrocchiale di Grana Monferrato eseguiti da Vittorio Dessimone.
Sarà presente il Vescovo della Diocesi di Casale Monferrato, Mons. Gianni Sacchi, e interverranno alla serata Mons. Carlo Grattarola, parroco di Moncalvo in quegli anni, colui che ha celebrato le esequie del maestro Abele, e il Prof. Alessandro Allemano, la persona che nel 1996, su richiesta dell’arciprete don Felice Gatti, parroco di Grana, ne redasse una biografia.
L'ingresso è gratuito.
La rassegna “Cunté Munfrà” è promossa dal Comune di Castagnole Monferrato e della casa degli alfieri /Archivio Teatralità Popolare ed è sostenuta dalla Regione Piemonte, dai Comuni ospitanti, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione CRAsti.
Ideata da Luciano Nattino, si è affermata per la sua unicità ed attenzione alla valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.
Per info: 328.706.90.85 o info@archivioteatralita.it