/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 19 novembre 2023, 13:46

In Piemonte il piatto piange, l'appello di Ascom: "Mancano 12mila addetti in regione per accogliere turisti e clienti"

Il presidente di Epat Vincenzo Nasi (Epat): "Camerieri, maitre, lavoratori al bancone: sono loro il biglietto da visita dei locali. E serve preparazione"

In Piemonte il piatto piange, Ascom: "Mancano 12mila addetti per accogliere turisti e clienti"

In Piemonte il piatto piange, Ascom: "Mancano 12mila addetti per accogliere turisti e clienti"

In Piemonte il piatto piange. Non perché manchino gli affari (anzi), ma perché non ci sono gli addetti ai lavori necessari per rispondere alla richiesta di turisti, visitatori e clienti in generale.

L'allarme arriva da Ascom Torino. E in particolare da Epat. Se in tutta Italia sono 6 su 10 gli imprenditori che lamentano difficoltà nel reperire personale, dei 150mila posti vacanti lungo la penisola sono circa 12mila quelli che cercano un interprete, peraltro con competenze adeguate. "La situazione nazionale – sottolinea Vincenzo Nasi, presidente di Ascom Epat, l’associazione di pubblici esercizi - copia perfettamente quella locale torinese e piemontese, dove mancano circa 12 mila addetti. Nei nostri esercizi pubblici riscontriamo notevoli problemi nel trovare personale formato adeguatamente e, soprattutto, motivato".

Si tratta di una questione di lavoro, ma anche di immagine, spiega Nasi. "Ci si dimentica sempre che chi lavora in sala e al banco sono le prime, e spesso le uniche, interfacce tra il locale e il cliente: a loro è affidato il compito di far stare bene chiunque entri, sia che ci scelga per un caffè o un semplice pasto fuori casa o che voglia fare un’esperienza enogastronomica memorabile. I banconisti, i camerieri, i maître di sala e il personale in genere hanno una grande responsabilità: sono i portabandiera del locale in cui lavorano. E bisogna essere preparati per farlo bene. A tutti i livelli è necessaria competenza, disponibilità, sensibilità e consapevolezza del proprio ruolo. Come Epat sosteniamo da sempre una formazione più aderente alle nostre necessità, perché quando gli imprenditori riescono a entrare nel processo formativo delle figure professionali abbiamo risultati decisamente migliori".

Intanto, il mondo della ristorazione vede la propria età media abbassarsi sempre di più e vede un ingresso sempre più imponente da parte delle donne. L'incidenza media delle imprese guidate da imprenditrici è infatti del 21,4% e una su dieci è amministrata da giovani under 35.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium