Asti, con un punteggio di 574,34, perde due posizioni (assestandosi al 60° posto) nella classifica 2023 della qualità della vita nelle 107 province italiane, frutto di elaborazione di dati da parte del quotidiano economico Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
L’indagine – che vede ‘sul podio’ Bolzano, seguita da Milano e Bologna e in coda Messina, Caltanisetta e Crotone – si basa su nove specifici aspetti: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
Pur arretrando di un paio di posizioni, Asti non è la provincia piemontese ad aver fatto registrare là performance peggiore, poiché questo decisamente poco ambito primato spetta al Verbano-Cusio-Ossola, sceso al 38esimo posto dalla 15esima piazza del 2022. In calo anche Cuneo, che occupa la 26esima posizione rispetto alla 12esima di un anno fa.
Anche Biella va in calando, perdendo 4 posizioni (44esima, lo scorso anno 40esima). In calo, sia pure molto lieve, anche Alessandria che passa dal 67esimo al 68esimo posto, attestandosi quindi come ‘fanalino di coda’ delle province piemontesi.
Tutte le restanti fanno invece registrare miglioramenti, ad iniziare da Torino che guadagna ben 23 posizioni, andando ad occupare il 31esimo posto. A seguire troviamo Novara, che passa dal 50esimo al 47esimo posto. Infine Vercelli, che guadagna 3 posizioni, passando dal 62esimo al 59esimo posto e sopravanzando quindi di un soffio Asti.