Il Movimento Indipendenza, lanciato dall'ex Ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno e dall'imprenditore Massimo Arlechino, ha mosso i primi passi in Piemonte, riscuotendo un iniziale successo. In soli 48 ore, ha registrato 326 iscritti in tutta la regione e ha reso operativi 25 comitati territoriali.
Il movimento si propone di superare le tradizionali logiche di destra e sinistra, affrancandosi dai poteri sovranazionali e ponendo al centro temi come l'indipendenza e i bisogni dei cittadini. Il Piemonte è rappresentato nel comitato esecutivo nazionale e nell’ufficio di presidenza da Giuseppe Lauria, consigliere comunale a Cuneo e segretario regionale del Movimento, che si affianca a altre figure di rilievo.
Secondo Lauria, il successo iniziale del movimento conferma "un sentire comune dei cittadini, al di là dei tradizionali schieramenti, contro una politica atlantista, conservatrice e incentrata sulle logiche finanziarie, ma scollata dai bisogni reali delle persone, delle famiglie e dei lavoratori".
I nomi piemontesi
Entrano nella direzione nazionale, in rappresentanza delle diverse aree del Piemonte, il vicesegretario regionale e segretario provinciale di Torino, Claudio Berrino, il segretario cittadino di Torino, Enrico Forzese, il segretario di Giaveno, Val Sangone e Pinerolese, Patrizio Sgarra, il segretario provinciale di Alessandria Fabio Boveri e il vice Daniele Carbone, il segretario provinciale del VCO, Luigi Songa, già vicepresidente delll’ATC Piemonte Nord, il segretario provinciale di Asti, Francesco Li Causi, Sergio Fuschi, componente del direttivo provinciale di Cuneo.
"Adesione oltre le attese"
"La soddisfazione per le prime ore di vita del Movimento politico ha superato ogni aspettativa – commenta entusiasta Giuseppe Lauria – confermando un sentire comune dei cittadini, al di là dei tradizionali schieramenti, contro una politica atlantista, conservatrice, incentrata sulle logiche finanziarie della BCE e del tutto scollata dai bisogni delle persone, delle famiglie, dei lavoratori. Lo dimostrano i dati del Piemonte, dove sono sorti già 25 comitati con poco meno di 330 iscritti, coprendo tutte le province"