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Economia e lavoro | 18 dicembre 2023, 11:30

Da oggi al via la domanda per l'Assegno di inclusione che entra in vigore dal 1° gennaio

La platea dei richiedenti nell'Astigiano è stimata su circa 2mila domande. L'assegno potrà essere erogato già da fine gennaio per 18 mesi prorogabili. Integrata la carta "Dedicata a te"

Da oggi al via la domanda per l'Assegno di inclusione che entra in vigore dal 1° gennaio

Da oggi, lunedì 18 dicembre si può presentare la domanda di Assegno di Inclusione (ADI), la nuova misura di sostegno economico e di inclusione sociale e lavorativa, che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio 2024.

Nuova misura di contrasto alla povertà

Di fatto dal 1° gennaio 2024 scatta la stretta voluta dal governo Meloni e l’assegno di Inclusione segue l’introduzione del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) partito il 1° settembre 2023, completando così il quadro delle nuove misure di contrasto alla povertà e alla fragilità.

La nuova misura è rivolta ai nuclei familiari che includono almeno una persona disabile, minori, over 60 o in condizioni di svantaggio.

Si può fare sul sito dell'Inps (non è un click day) e i patronati e poi da gennaio anche attraverso i Caf e il pagamento potrà avvenire già a fine gennaio.

Il richiedente, oltre a presentare la domanda, deve sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).

L’iscrizione al SIISL e la sottoscrizione del PAD possono essere effettuate contestualmente alla presentazione della domanda.

La domanda si considera accolta ed è possibile disporne il pagamento all’esito positivo dell’istruttoria e con PAD sottoscritto.

La platea di persone interessate

La platea interessata è di oltre 737mila nuclei familiari. Ma il M5s, padre del Reddito di cittadinanza, lancia l'allarme sul rischio "Esodati del Rdc) .

Il governo parla di "un cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone più fragili puntando allo stesso tempo all'integrazione sociale e lavorativa" ha spiegato la ministra Marina Calderone.

Nell'Astigiano

La situazione nell'Astigiano, è basata sulle richieste dell'ormai ex Rdc e si presume che verranno presentate circa 2000 domande di prestazione ADI, così suddivise tra le due Sedi INPS della provincia:

1550 ad Asti,  450a Nizza.

"Da questa mattina - chiarisce il direttore dell'Inps di Asti, Fiorenzo Prato - è attiva la procedura telematica e domani ci sarà una call tra le varie sedi. Chi percepiva il reddito è il naturale destinatario della nuova misura dell'assegno di inclusione, potrebbero esserci casi di chi ha maturato i requisiti per il reddito nei primi mesi di quest'anno e se lo porta a dicembre; potrebbe rientrare nella nuova misura".

I requisiti

Si tratta di una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di alcuni requisiti.

L’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro, che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità; 
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla Pubblica Amministrazione. Con il DM 13 dicembre 2023

L'assegno

Il beneficio economico dell’ADI è erogato, su base annua, a integrazione del reddito familiare ed è composto da:

una componente a integrazione del reddito familiare, quota A, fino alla soglia di 6.000 euro annui, ovvero di 7.560 euro annui, se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. 

Tale quota viene moltiplicata per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, decreto-legge 48/2023, verificata sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE in corso di validità, dagli archivi dell’Istituto e dalle dichiarazioni rese in domanda. 

In sede di prima applicazione, per le domande presentate fino al mese di febbraio 2024, in assenza di un Isee  in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini della erogazione nei mesi di gennaio e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, è realizzata sulla base dell’Isee vigente al 31 dicembre 2023.

Resta la necessità di avere un Isee in corso di validità per la erogazione del beneficio nei mesi successivi. 

L'erogazione

L’Adi verrà erogato mensilmente attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane, a differenza del SFL che prevede un trasferimento diretto via bonifico.

L'importo massimo annuo è di 6mila euro, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative. L’indennità viene erogata per un periodo massimo di 18 mesi e può essere rinnovata, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi.

Dopo la presentazione della domanda, i componenti del nucleo familiare vengono convocati dai Servizi Sociali del proprio Comune, per un'analisi multidimensionale dei bisogni.

A seguito della valutazione di ciascun singolo caso, i componenti del nucleo familiare possono essere avviati a percorsi di lavoro o formazione, oppure seguiti dai Servizi Sociali se considerati non attivabili.

I soggetti facenti parte di un nucleo familiare beneficiario di ADI, di età compresa tra 18 e 59 anni, con responsabilità genitoriali, attivabili al lavoro, saranno indirizzati ai Centri per l'impiego o ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro, per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (PSP).

Il percorso di politica attiva può prevedere anche la partecipazione a Progetti utili alla collettività (PUC).

Aumenta la "Carta dedicata a te"

Intanto è stata prevista un'integrazione  del contributo economico riconosciuto ai beneficiari della Carta “Dedicata a te”, in attuazione del decreto-legge 29 settembre 2023 n. 131, convertito dalla legge 27 novembre 2023 n. 169 recante “Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”.

L’integrazione del contributo economico è pari a 77,20 euro e si aggiunge alla somma di 382,50 euro già erogata con decreto interministeriale del 18 aprile 2023.

Per ottenere l’integrazione, i beneficiari non devono presentare domanda.

QUI tutte le info.

Betty Martinelli

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