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Politica | 08 febbraio 2024, 12:10

Casa del Popolo e Uniti si Può raccolgono mille euro a favore della Palestina

L'iniziativa, a favore della popolazione della striscia di Gaza, grazie ad una cena solidale all’interno della campagna di Arci Nazionale “Palestina con altri occhi - Visioni, parole e suoni per una pace giusta”.

Mauro Bosia, capogruppo di Uniti si può, Carla Cocilova, disk dipartimento internazionale ARCI Toscana, e Claudia Rozzo, presidente di A Sinistra - Casa del Popolo

Mauro Bosia, capogruppo di Uniti si può, Carla Cocilova, disk dipartimento internazionale ARCI Toscana, e Claudia Rozzo, presidente di A Sinistra - Casa del Popolo

L’Associazione A Sinistra - Casa del Popolo e Uniti si può hanno deciso di dare un piccolo contributo alla popolazione di Gaza, colpita dalle bombe israeliane e da un assedio totale, organizzando una cena solidale all’interno della campagna di Arci Nazionale “Palestina con altri occhi - Visioni, parole e suoni per una pace giusta”.

La solidarietà dei militanti e soci non si è fatta attendere: sono stati raccolti mille euro, che sono stati devoluti all’AOI, l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, per la campagna #EmergenzaGaza. Questi fondi serviranno per acquistare beni di prima necessità come cibo, latte in polvere, pannolini, coperte e vestiti invernali, che saranno distribuiti direttamente nella Striscia di Gaza.

"Non si può rimanere in silenzio di fronte alle immagini di un bambino che ha appena perso la madre, sepolta sotto un edificio bombardato, o di un neonato morto nell’incubatrice". 

Questo è il messaggio che Carla Cocilova del dipartimento internazionale Arci Toscana ha voluto trasmettere durante un incontro presso la Casa del Popolo.

"Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, quello che il governo israeliano chiama “risposta a un atto terroristico” ha già causato la morte di oltre 23 mila persone a Gaza, di cui oltre 10mila bambini. Questo numero supera il totale dei bambini morti nelle guerre di tutto il mondo nell’intero 2023.

A Gaza manca cibo, acqua, materiale sanitario e gli ospedali bombardati sono al collasso. Ciò che sta avvenendo in Palestina è un vero e proprio genocidio, motivo per cui Israele è stata accusata presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia.

Una condizione che a Gaza dura da decenni

In Europa, continuiamo a credere alle bugie di Netanyahu e a raccontarci che lo Stato israeliano sia l’unica democrazia in Medio Oriente. Ma si può definire “democrazia” un paese dove ci sono cittadini di serie A e di serie B, come gli arabi israeliani? Dove esiste un vero e proprio sistema di apartheid e i bambini palestinesi vengono incarcerati?" scrive la Casa del Popolo in una nota dove attacca duramente il governo israeliano.

"Da decenni, la popolazione palestinese non solo a Gaza, ma anche nella West Bank e a Gerusalemme Est, vive in condizioni di segregazione etnica. L’Italia, guidata da Meloni, come molti altri Stati ricchi, ha deciso di sospendere gli aiuti all’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente, interrompendo i fondi non solo per Gaza, ma in tutta la Palestina.

L’Onu ha già denunciato che gli effetti di questa decisione saranno devastanti. Le conseguenze di questa scelta ingiustificabile saranno catastrofiche soprattutto per i minori, dato che oltre il 40% della popolazione della Striscia ha meno di 14 anni, e sono oltre 20mila gli orfani o bambini abbandonati a se stessi. La nostra solidarietà è più necessaria che mai"

Redazione


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