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Politica | 11 marzo 2024, 20:57

Il Movimento 5 Stelle: “La campagna elettorale 2022 è stata falsata da irregolarità nelle rendicontazioni dei finanziamenti”

La replica del sindaco Rasero: “Polemica infima, noi abbiamo comunicato tutto agli uffici preposti, quindi siamo sereni e tranquilli”

Massimo Cerruti e Alberto Pasta (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin, come per tutte le immagini presenti in questo articolo)

Massimo Cerruti e Alberto Pasta (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin, come per tutte le immagini presenti in questo articolo)

NOTA PER I LETTORI

Poiché non è stato ancora possibile interloquire con tutte le persone e i referenti delle varie aziende citate nel corso della conferenza stampa di cui questo articolo rende conto, consentendo così l’eventuale e legittimo diritto di replica, abbiamo deciso di omettere, almeno per il momento, i dettagli relativi queste informazioni.
Una scelta che, naturalmente, non ha nulla di censorio, ma è finalizzata a non additare nessuno senza avergli prima dato l’opportunità di replicare alle contestazioni.
 

Il Movimento 5 Stelle: "Ecco il lato oscuro della politica astigiana"

“Nel luglio 2023 abbiamo consultato il portale Trasparenza del Comune per verificare rimborsi e finanziamenti delle varie liste e cominciato a capire che qualcosa non tornava”.  Ha esordito così Massimo Cerruti, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle nella tornata elettorale 2017 e attualmente unico consigliere comunale pentastellato, nell’ambito della conferenza stampa convocata per illustrare “il lato oscuro della luna”.

Colto riferimento musicale all’album capolavoro dei Pink Floyd a partire dal quale Cerruti e l’avvocato Alberto Pasta, consulente legale del Movimento, hanno illustrato una serie di presunte anomalie rilevate nelle voci di finanziamento della campagna elettorale 2022 del sindaco Maurizio Rasero, di Fratelli d’Italia e di alcuni consiglieri afferenti a liste del centrodestra.

Rasero: "Polemica di livello infimo, basata sul nulla"

Contestazioni che il sindaco, da noi interpellato, ha rimandato al mittente: “È una polemica basata sul nulla, di un livello bassissimo e infimo come raramente ho visto nella mia vita, arrivata alla vigilia di un appuntamento elettorale. Noi abbiamo comunicato tutto quello che c'era da comunicare agli uffici preposti e alla Corte d'Appello. Siamo assolutamente sereni e tranquilli".
 

Cerruti: “Sul portale della Trasparenza comunale manca, appunto, la trasparenza"

Tornando ai contenuti della conferenza, Cerruti ha proseguito affermando che: Sul portale della Trasparenza c’è tutto meno che, appunto, trasparenza, perché i dati, pur indicati come aggiornati all’estate 2022, fanno riferimento alla campagna elettorale precedente”.

Di conseguenza, mediante numerose visure camerali e facendo ricorso alla possibilità, propria dei consiglieri comunali, di richiedere l’accesso agli atti, hanno certosinamente ricostruito il quadro dei costi e dei finanziatori della campagna elettorale del primo cittadino e di altri esponenti del centrodestra astigiano tra assessori e consiglieri.

“A differenza che nel 2017, quando ha speso molto di tasca propria, nel 2022 il sindaco si è visto finanziare la stragrande maggioranza della campagna da 15 soggetti: 3 persone fisiche e 12 società”, ha argomentato Cerruti.

Pasta: "Legittime le contribuzioni, ma devono rispettare determinate norme"

“Di per sé è legittimo che società private contribuiscano a campagne elettorali - ha aggiunto Pasta - ma a determinate condizioni definite dalla legge con precisi obblighi tanto per le società quanto per i candidati”.

“Il contributo - ha spiegato il legale - dev’essere deliberato dall’organo sociale competente e questi fondi devono essere iscritti a bilancio. In assenza di ciò, il contributo è da considerarsi non regolare e illegale, tant’è che la norma punisce con la reclusione fino a quattro anni chiunque corrisponda o riceva senza regolarità un contributo”.

“Ovviamente non sappiamo se, riguardo questi finanziamenti, vi siano state interlocuzioni tra la Corte dei Conti e i candidati - ha precisato Pasta - Noi ci siamo attenuti ai documenti disponibili, dai quali abbiamo appurato che una sola società ha rendicontato il contributo, indicando genericamente il versamento di 10.000 euro a titolo di ‘atto di liberalità’, mentre non risulta da nessuna parte la rendicontazione dettagliata dei contributi ricevuti dai candidati”.

“Se quanto emerso dovesse trovare conferma - ha ancora affermato il legale - ci troveremmo davanti a un ‘gioco’ in cui una parte ha palesemente barato”.

Le società e gli incarichi

Rimarcato ancora una volta – per correttezza nei confronti degli interessati e a scanso di possibili equivoci – che i finanziamenti alle campagne elettorali di candidati sindaci e consiglieri sono assolutamente legittimi, a condizione che le parti si attengano scrupolosamente a quanto previsto dalle normative vigenti, oltre alla presunta carenza di trasparenza, i pentastellati contestano l’assegnazione di incarichi in enti e partecipate a gran parte dei soggetti fisici cui fanno capo le varie società, ciascuna delle quali avrebbe versato importi variabili tra i 1.000 e i 3.000 euro, con un paio di versamenti da circa 5.000 euro ciascuno.

Nell’elenco figura inoltre un’azienda emiliana (“Perché mai dovrebbero avere interesse a supportare economicamente la candidatura di un sindaco piemontese?”, si sono chiesti Cerruti e Pasta) che, successivamente, si è aggiudicata una importante gara d’appalto pubblica nell’ambito dell’igiene urbana.

Gli altri gruppi, assessori e consiglieri

La lente dei cinque stelle si è poi spostata su Fratelli d’Italia (che, stando a quanto affermato nel corso della conferenza stampa, avrebbe ricevuto finanziamenti non correttamente registrati da parte di quattro aziende, per importi tra i 1.000 e i 3.000 euro), su due esponenti della giunta comunale (che avrebbero fruito rispettivamente dei contributi di un’azienda riconducibile a un membro del CdA della Fondazione bancaria e di un’associazione di categoria) e su un consigliere di “Forza Italia - Con Asti nel cuore”, gruppo che avrebbe visto entrare nelle casse della campagna elettorale un contributo di 14.000 euro elargito a titolo personale dal presidente di una nota istituzione cittadina.

M5S: “Se non è in grado di controbattere con documenti attestanti la regolarità dei finanziamenti, si dimetta”

“Di tutto questo - ha concluso Cerruti - sul portale trasparenza del Comune non c’è nulla ed è gravissimo! Ci stanno prendendo per il culo (letterale, ndr.), dobbiamo svegliarci tutti e chiedere a gran voce che il sindaco, se non è in condizione di rispondere con dati corretti e dimostrabili, si dimetta immediatamente dall’incarico”

Domenica appuntamento sulla legalità al Foyer delle Famiglie

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il consigliere regionale M5S Sean Sacco il quale, dopo essersi complimentato con i colleghi astigiani per l'accurata indagine svolta, ha ricordato che domenica dalle 10, nella stessa sede (ovvero il Foyer delle famiglie in via Milliavacca), si svolgerà un evento incentrato su politica e legalità, con particolare focus sul PNRR.

Sarà ospite l'On. Davide Aiello, deputato M5S e nipote di vittima di mafia (è bisnipote di Andrea Raia, sindacalista comunista ucciso dalla mafia a Casteldaccia, prov. di Palermo, nel 1944)

Redazione


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