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Cultura e tempo libero | 24 marzo 2024, 06:54

Dopo il rinvio, arriva finalmente all'Alfieri la comicità di Giovanni Vernia per "Un sorriso per Matteo" [INTERVISTA]

Ci aveva confessato il cabarettista: " racconterò quando da bambino facevo ridere tutti prendendo spunto dai miei parenti del sud, Sicilia e Puglia, che mi divertivano tanto e li imitavo"

Giovanni Vernia

Giovanni Vernia

Mercoledì 17 aprile alle 21 al Teatro Alfieri di Asti arriva finalmente l'irresistibile Giovanni Vernia con "Vernia o non Vernia", spettacolo che racconta la nascita della sua “follia comica”.  (QUI la nostra intervista)

È un demone interiore il suo, che comincia ad apparire da bambino, stimolato dalla Genova in cui è cresciuto e dagli stravaganti parenti pugliesi e siciliani. Una sorta di spiritello dispettoso, che si manifesta in modo sempre più invadente durante la sua carriera da ingegnere, costringendolo a diventare comico di professione. In un esercizio di leggerezza intelligente, la storia personale dell’artista si sovrappone ad un divertente ma acuto viaggio attraverso i luoghi comuni di questi strani tempi moderni.

Lo spettacolo è scritto da Giovanni Vernia, Paolo Uzzi, con la collaborazione di Pablo Solari. La regia è di Giampiero Solari e Paola Galassi. Produzione esecutiva è di Savà Produzioni Creative.

Gli ultimi biglietti per “Vernia o non Vernia” (39 euro platea, barcacce, I ordine palchi; 35 euro II e III ordine palchi, 30 euro loggione) sono disponibili su www.ticketone.it e alla cassa del teatro. I biglietti acquistati per la data di gennaio, poi rimandata, restano validi per la serata del 17 aprile.

Parte dell'incasso verrà devoluto all’associazione culturale “Un sorriso per Matteo”.

Info: 0141.399057-399040, biglietteria Teatro Alfieri, aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 17.

 L'intervista

Vernia o non Vernia?

Tutte le mie personalità verranno fuori e prenderanno il sopravvento su di me sollecitate da eventi esterni, racconterò quando da bambino facevo ridere tutti prendendo spunto dai miei parenti del sud, Sicilia e Puglia, che mi divertivano tanto e li imitavo. Mi sono accorto che li imitavo bene quando hanno smesso di farci i regali di Natale (ride).

Beh allora imitazioni riuscite. Ma anche la tua Liguria viene presa affettuosamente in giro

Siii la adoro, adoro Genova e l'autoironia dei liguri che sanno delle loro caratteristiche e ci scherzano sopra. Nello spettacolo prendo in giro il loro pessimismo raffrontato all'ottimismo dei milanesi.

Hai fatto l'ingegnere per 10 anni, come mai la svolta?

Ero votato a fare lo scemo anche al lavoro e i colleghi mi hanno convinto a frequentare una scuola di teatro e da lì, alla sera, l'ho presa un po' troppo sul serio. Ho lavorato da ingegnere anche per la Cedati di Savigliano e durante lo spettacolo me la "prenderò" anche con i piemontesi.

Sei formatore nelle aziende con un format di tua invenzione, il Workshock, di cosa si tratta?

In azienda utilizzare il senso dell'umorismo dà una marcia in più, spesso, soprattutto in Italia si pensa che più si è seri e più si è professionali. Non è così. l'umorismo può aumentare la produttività. Mi piace fondere le mie esperienze.

Il personaggio che ti ha reso famoso Jonny Groove, farà la sua comparsa al Teatro Alfieri?

Assolutamente sì e ci sarà una sorpresa per gli spettatori, arriverà in un modo molto originale, si vedrà qualcosa che in Tv non si è mai vista. Jonny è un evergreen ma è lo specchio di una realtà del 2010, i ragazzi sono profondamente cambiati. A fine mese partirà il nuovo spettacolo con un'evoluzione del personaggio.

Betty Martinelli

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