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Economia e lavoro | 26 marzo 2024, 13:25

Riforma fiscale: lo scollamento tra promesse e realtà in un significativo caso astigiano

L'episodio, relativo una controversia che coinvolge un agente di commercio, è stato reso noto da Vincenzo Tagliareni, vicepresidente vicario di Federcontribuenti

Vincenzo Tagliareni

Vincenzo Tagliareni

Nonostante l’approvazione preliminare del decreto legislativo per il riordino del sistema di riscossione nazionale, parte integrante della Riforma Fiscale, il concetto di un “Fisco amico” rimane un’illusione per molti contribuenti italiani. Questi ultimi si trovano a lottare contro un sistema che sembra ignorare i loro diritti e le normative esistenti. La situazione è stata messa in luce dalle recenti vicende nell’Astigiano, che hanno visto l’associazione Federcontribuenti prepararsi per un’altra battaglia legale.

Vincenzo Tagliareni, vicepresidente vicario di Federcontribuenti, ha espresso la sua frustrazione riguardo al contrasto tra i riconoscimenti ricevuti per il suo impegno a favore dei contribuenti e delle piccole e medie imprese, e le azioni dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, che sembrano beffarde piuttosto che giustificate richieste creditorie.

Questa discrepanza è particolarmente evidente in una controversa vicenda che coinvolge un agente di commercio, iniziata nel 2018 con un tentativo di pignoramento illegittimo e una sentenza del Tribunale di Asti che ha dichiarato l’illegittimità dell’azione esecutiva.

Il caso in questione ha visto l’Agenzia delle Entrate e Riscossione persistere nel tentativo di recuperare crediti, nonostante la sentenza, attraverso intimazioni di pagamento e azioni esecutive successive, tutte annullate.

“Intendiamoci – ha proseguito il Tagliareni – è assolutamente facoltà e dovere dell’Ente di Riscossione recuperare le somme iscritte a ruolo e di certo non incentivo all’evasione dei tributi, ma le pretese devono essere sempre rispettose delle normative vigenti e dell’orientamento giurisprudenziale corrente: linee guida, tra le quali rientrano quelle inerenti ai termini di prescrizione e decadenza, che spesso non vengono rispettate, proprio come in questo caso”.

La situazione attuale mette in luce la distanza tra l’ideale di un sistema fiscale equo, efficiente e meno gravoso, promosso dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e la realtà vissuta dai contribuenti. La recente notifica di pagamento per debiti ‘datati’ e iscritti a ruolo dopo oltre vent’anni dalla presunta omissione dei tributi è solo l’ultimo esempio di un sistema che necessita di riforme concrete per diventare veramente un “Fisco amico”.

Redazione

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