Nei giorni della Settimana santa, a San Damiano, si è rinnovata la tradizione dei Caritun, il pane della carità, la cui ricetta è custodita da generazioni, è composto da acqua, farina, sale, pepe, poco lievito e zafferano.
La rettrice dell'Associazione che ogni anno organizza l'evento nella chiesa di San Giuseppe, Ebe Graziano ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento: sono stati venduti circa 100 kg di panini nelle due giornate, grazie alla generosità e alla partecipazione della popolazione locale. L’evento ha attirato anche molti turisti stranieri e visitatori provenienti dalle province limitrofe, desiderosi di assaporare i prodotti della tradizione pasquale locale.
L'allestimento del santo sepolcro
Un elemento particolarmente apprezzato dell’evento è stato l’allestimento del Santo Sepolcro, che raffigurava le tre croci con catene e corde, simboli di schiavitù, sofferenza e oppressione. Questa rappresentazione ha voluto ricordare il momento storico attuale, caratterizzato da sfide e difficoltà.
L’evento è stato ideato e realizzato da un comitato composto da Giuseppe Franco (autore delle croci lignee), Gianpiero Calorio, Mirella Morano, Rossana Ramello, Gianni e Gioele Remondino.
Il gruppo ha voluto ricordare l’amico Gigi Zappa, che fu rettore ed economo della Confraternita e per molti anni anima e sostenitore di questa iniziativa.
Il ricavato della vendita dei Caritun sarà destinato ai lavori di restauro della chiesa, un piccolo gioiello barocco e fulcro del centro storico della città di San Damiano.
La rettrice Ebe Graziano ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento e tutti i volontari che durante tutto l’anno si occupano della manutenzione e della cura della chiesa. Questo evento dimostra come la tradizione e la solidarietà possano andare di pari passo, creando momenti di condivisione e di memoria nella comunità di San Damiano.