![Un'immagine di scena da "Il testamento dell'ortolano" (Ph. Piermario Adorno)](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/I_6a187e4577.jpg "Un'immagine di scena da "Il testamento dell'ortolano" (Ph. Piermario Adorno)")
Mentre la seconda domenica di settembre si avvicina, Asti si prepara a celebrare un importante ricorrenza per una delle sue manifestazioni più amate del suo storico Festival delle Sagre. Quest'anno, l'evento segna un traguardo significativo: cinquanta anni dalla sua prima edizione.
Domenica 8 settembre 1974, (esattamente come quest'anno, 8 settembre 2024) infatti, prendeva vita la prima edizione del Festival delle Sagre. In Piazza Alfieri ad Asti, si ritrovarono (in stand rustici e semplici, ma funzionali) le prime tredici pro loco che avevano accettato l'invito di Borello, pronte a distribuire le più antiche e genuine specialità della cucina campagnola astigiana per far riscoprire, attraverso quei sapori resuscitati, un folklore da non dimenticare.
Tuttavia, nonostante l'importanza dell'anniversario, le Pro Loco sembrano mostrano esitazione nel confermare la loro partecipazione, ancora scosse dallo stop forzato dovuto alla pandemia di Covid-19: L'edizione della ripartenza che - come alle origini - era tornata in piazza Alfieri aveva visto la partecipazione di 13 Pro Loco, un numero che era salito a 24 l'anno scorso, con le Sagre nel villaggio di piazza Campo del Palio.
L'obiettivo, lanciato lo scorso anno durante la cerimonia di inaugurazione del Festival, è quello di arrivare a circa 32- 35 e tornare a pieno regime, ovvero all'epoca pre covid nel giro di un paio d'anni (circa 40 - 42 pro loco).
Origlia: "Il lavoro non è finito, i veri numeri si sapranno alla fine"
"Ci siamo dati tempo fino a Pasqua, ma il lavoro non è ancora finito, anzi continua ancora in questi giorni - spiega l'assessore alle manifestazioni Riccardo Origlia, che sta seguendo personalmente la partita del Festival - sono usciti dei numeri circa la partecipazione alla kermesse ma non so - onestamente - da dove siano stati presi, sicuramente non sono ancora quelli definitivi. Stiamo continuando a sondare le pro loco e poco meno di un'ora fa abbiamo concordato un piatto con una di esse. Il lavoro continua e i numeri veri di partecipazione li sapremo solo alla fine".
Partendo dai numeri, ai nastri di partenza troviamo la riconferma delle 24 Pro Loco dell'anno scorso mentre alter associazioni rimangono indeciseAlcune indiscrezioni danno altre quattro Pro Loco (Castell’Alfero, Refrancore, Nizza e Revigliasco) pronte a prender parte al grande ristorante delle Sagre, portando il totale a 28.
Come sempre, sulle pro loco pende la spada di Damocle dei costi e della carenza di volontariato, che sta diventando un problema crescente, soprattutto per quelle realtà meno strutturate.
L'anno scorso, il Comune affidò la vendita del vino nel villaggio alla Cia: una mossa che permise di coprire i costi dell'evento, ma si prestò a diverse polemiche, tanto da far intervenire direttamente il sindaco in una diretta Facebook.
Sul bilancio della manifestazione 2023, tra l'altro, pesarono anche alcune defezioni delle ultime settimane.
