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Cultura e tempo libero | 11 aprile 2024, 07:20

Le storie contadine di Franco Testore protagoniste di un incontro ad Antignano

Domani sera l'autore canellese, già primario di Oncologia del Massaia, presenterà il suo nuovo romanzo

Franco Testore

Franco Testore

Domani sera, alle 21, Franco Testore presenterà ad Antignano, nell’ambito di un ciclo di incontri con autori promosso dall’associazione di volontariato “Insieme”, il suo più recente romanzo intitolato “Napoleone in bicicletta” (Edizioni Araba Fenice). In occasione di questo appuntamento – in programma in via Garibaldi 11, ad ingresso libero e gratuito – Testore dialogherà con Silvana Alessandria.

 

La trama del romanzo
Il libro racconta la storia di Napoleone, bracciante veneto, che a metà degli anni Trenta fugge dalla provincia di Padova, per motivi personali e politici, e finisce quasi casualmente nell’alessandrino. In bicicletta, in un giorno solo.

In seguito la famiglia lo raggiunge: cambiano paesi e cascine, cambiano le storie. Arriva la Seconda Guerra Mondiale, e i figli partono per la guerra in tutta Europa.

Una storia di famiglia drammaticamente vera. Un’epica contadina che abbraccia cinquant’anni di storia italiana.
 

L’autore
Nato a Canelli nel 1953, ha lavorato per oltre 40 anni in Ospedale, prima come infermiere, poi come medico oncologo.

Nel 2005 ha deciso di cominciare a raccontare storie, dopo aver ascoltato per molti anni quelle dei suoi pazienti, utilizzando all’inizio per ogni opera uno pseudonimo con le sue stesse iniziali.

Sono storie di gente semplice, e il linguaggio è volutamente quello della lingua parlata, come se fossero i personaggi a raccontare sé stessi e il loro senso della vita.

Zero all’alba”, pubblicato nel 2005 come Felice Travaglio, racconta con ironia e disincanto la storia di una generazione di giovani arrabbiati di provincia.

Il Bacialé”, pubblicato nel 2011 come Fermo Tralevigne parla di una piccola comunità della Langa Astigiana negli anni ‘60, sospesa tra una vita immutabile da secoli e le novità del tempo.

Il gigante della bassa”, pubblicato nel 2020 come Fortunato Tuttobene, ritrova le radici materne emiliane dell’autore e narra la vita di un contadino della bassa tra Reggio Emilia e Modena.

Redazione

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