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Politica | 23 aprile 2024, 08:01

Per Asti una serata 'al centro' della politica con il ministro Zangrillo e il presidente Cirio [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Ospiti, insieme a numerosi altri esponenti del partito, della presentazione dei candidati astigiani al consiglio regionale

La presentazione, ieri sera, dei candidati di Forza Italia (MerfePhoto)

La presentazione, ieri sera, dei candidati di Forza Italia (MerfePhoto)

Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, il fondatore trent’anni fa riuscì a inceppare la ‘gioiosa macchina da guerra’ dei progressisti guidati da Achille Ochetto, dando vita a un centrodestra di governo, e il ministro degli Esteri chiamato al non facile compito di smentire le cassandre secondo cui il partito si sarebbe dissolto come neve al sole dopo la scomparsa del leader, sono stati i due ‘convitati di pietra’ della serata elettorale - cui hanno presenziato volti del passato e del presente della politica come l’ex Senatrice Maria Teresa Armosino, l’ex presidente della Provincia Paolo Lanfranco, l'ex sindaco di Asti e attuale presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti Giorgio Galvagno e i candidati europarlamentari Claudia Porchietto e Paolo Damilano - organizzata da Forza Italia per presentare i propri candidati astigiani alle elezioni Regionali.

Il quattro volte presidente del consiglio - ricordato già in apertura di serata mediante la lettura, affidata all’attore Aldo Delaude, di un testo scritto dalla figlia Marina per un libro del giornalista Paolo Del Debbio - è stato ripetutamente citato dai relatori succedutisi, mentre al vicepremier tutti hanno riconosciuto di aver saputo affrontare nel migliore dei modi i complessi mesi successivi la scomparsa del leader.

Che, anche grazie al lavoro da lui svolto, ha fatto sì che “Oggi Forza Italia sia coesa come non mai”, come ha ricordato la consigliera comunale astigiana Debora Biglia, cui è spettato il compito di chiudere l’incontro e che, soprattutto, compone il ‘tandem’ di candidati astigiani del partito con l’ex sindaco di Canelli e già presidente della Provincia, nonché attuale assessore regionale, Marco Gabusi.

Quest’ultimo nel suo intervento ha sottolineato che la giunta presieduta da Alberto Cirio, anche lui in corsa per una riconferma e presente nel salone della Provincia che ha ospitato l’incontro, ha governato il Piemonte in anni estremamente difficili, nel corso dei quali “Abbiamo lavorato come sindaci di campagna, essendo sempre presenti e portando a casa risultati tangibili come il completamento dell’Asti-Cuneo e la ripartenza del cantiere dell’ospedale della Valle Belbo”.

Anche il presidente Cirio, dopo aver rimarcato l’ottimo lavoro svolto da Gabusi e sottolineato che la loro amicizia risale ad ancor prima dell’esperienza in Regione (“Marco è tanto professionale quanto propenso a ridere e scherzare - ha detto - I musoni, quelli tristi che non sanno fare altro che lamentarsi sempre di tutto, li lasciamo al PD, noi preferiamo fare i fatti”), ha evidenziato il lavoro svolto per l’Asti-Cuneo, concedendosi una punzecchiatura al pentastellato Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture: “Qualcuno non se lo ricorderà, perché tendiamo a rimuovere i brutti ricordi - ha affermato -, ma c’è stato un periodo in cui il ministro delle Infrastrutture era Toninelli…”

Poi, tornando serio, ha ricordato i momenti, non così lontani nel tempo, del Covid e del lockdown, con la conseguente emergenza sanitaria, e affermato che Ben venga la collaborazione con la sanità privata, ma tenendo i piedi ben piantati in quella pubblica, perché tutti devono avere diritto di curarsi nel migliore dei modi possibili”.

Poco prima, entrambi gli amministratori regionali erano stati elogiati dal Senatore Roberto Rosso, vice presidente del gruppo di Forza italia al Senato, che, proprio con riferimento al Covid, ha sostenuto che grazie al lavoro della giunta Cirio: "Il Piemonte ha saputo reagire benissimo a un momento di grande difficoltà, consentendo alla regione di distinguersi per una eccezionale ripresa” e rimarcato che, qualora Forza Italia ottenesse un ottimo risultato, un posto nel futuro consiglio regionale spetterebbe a un candidato astigiano.

Infine l’importanza di scegliere bene da chi farsi rappresentare in qualsiasi assemblea politica, dal consiglio comunale alle più alte cariche istituzionali, è stata sottolineata nel suo intervento da Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione e coordinatore regionale del partito. Il quale ha ricordato che “Ci troviamo in una situazione molto complicata, con la guerra che non è più un qualcosa di lontano da noi. Ecco perché è così importante andare a votare per scegliere bene che ci rappresenterà in Europa”.

“Allo stesso modo - ha aggiunto - abbiamo bisogno di persone che hanno vissuto la politica ‘dal di dentro’ anche in ambito regionale e provinciale, perché le idee assumono valore solo se si trasformano in fatti concreti”.

“La differenza che intercorre tra noi e il centrosinistra - ha concluso - è che io sono sì orgogliosamente di Forza Italia e rimarco le differenze con la Lega e Fratelli d’Italia, ma sono aperto al confronto con gli alleati per trovare soluzioni condivise. Dall’altra parte, invece, troviamo partiti che cercano affannosamente delle geometrie che consentano di affrontare la campagna elettorale, ma già pronti ad andare ognuno per sé il giorno dopo le elezioni. Così le cose non possono funzionare, serve un approccio pragmatico”.

Gabriele Massaro


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