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Attualità | 06 giugno 2024, 11:04

La Diocesi di Asti illustra come sono stati spesi i fondi dell'otto per mille: ambulatori, centri di ascolto e anche un laboratorio di sartoria

Alla Chiesa astigiana nel 2023 sono arrivati circa due milioni di fondi. Il Vescovo: "Sempre più attenzione alle fragilità e alle persone"

Foto Efrem Zanchettin

Foto Efrem Zanchettin

"Una firma che fa bene": con questo slogan la Chiesa Cattolica e la  Diocesi  di Asti accende l' attenzione sui fondi dell' 8xmille.

Nel 2023, nel complesso, alla Chiesa astigiana sono arrivati fondi per circa due milioni di euro, anche  se il gettito ha un trend calante negli ultimi anni.

"Senza questi fondi la nostra Diocesi  farebbe fatica a sopravvivere - spiega il Vescovo Marco Prastaro - abbiamo ricevuto nel 2023 per esigenze di culto e pastorali 561.254 euro, che abbiamo utilizzato per manutenzione delle chiese, con rifacimento di impianti elettrici o di riscaldamento. Per gli interventi caritativi sono arrivati 534mila euro, circa la metà sono stati devoluti ai centri di ascolto, mentre 120 mila sono stati devoluti alla Caritas". 

 1.045.968 i fondi invece destinati al sostentamento del clero . 

Nelle circa 25.500 parrocchie del Paese, domenica 5 maggio, ai fedeli è stato ricordato che il sostegno economico della Chiesa è affidato a loro e che la firma per la destinazione dell'8xmille del gettito Irpef è uno degli strumenti essenziali.

I dati del rendiconto sono visionabili a questo link: https://www.8xmille.it/rendiconto/

Caritas: "Lavoriamo per lasciare un segno"

"Noi lavoriamo utilizzando delle opere segno, cercando di curare una qualità di servizi e mettendo una serie di iniziative che ci permettono di essere innovativi e al passo con i tempi: operiamo quindi con la comunità di accoglienza, l' emporio, 21 centri di ascolto, il centro diurno, un housing first per la prima accoglienza dei senzatetto e una rete di appartamenti" spiega il direttore della Caritas Beppe Amico. 

Nel 2024 Caritas Italiana ha finanziato, per un totale di 170.000  euro, con i fondi dell’otto per mille i seguenti progetti:  Non bruciamo la gioventù per promuovere e potenziare la partecipazione dei giovani ai servizi della Caritas, Un tetto per domani per offrire a persone in grave disagio abitativo un appartamento in convivenza e un percorso personalizzato volto a fornire strumento di sostegno per il raggiungimento dell’autonomia, Ben-essere per sostenere servizi a favore dei detenuti, beni materiali per acquisto di generi alimenti da riporre negli scaffali dell’Emporio, Camminare Insieme per sostenere il lavoro dei centri di ascolto Caritas nell’accompagnare con una relazione d’aiuto persone in difficoltà. La Diocesi ogni anno sostiene con i fondi dell’otto per mille la Caritas diocesana provvedendo alle spese di gestione del centro diurno per i senza fissa dimora Il Samaritano, la convivenza autogestita per donne in difficoltà Le querce di Mamre, parte delle spese dell’Emporio, l’accoglienza nei diversi appartamenti di persone in difficoltà tra cui un gruppo di persone fuggite dall’Ucraina e i nuclei accolti mediante i corridoi umanitari, le spese di gestione del centro di ascolto della Caritas diocesana e in piccola parte anche dei 20 centri di ascolto Caritas parrocchiali. Il cofinanziamento dei servizi avviene attraverso la partecipazione con progetti a bandi pubblici: è in corso la gestione del progetto vino ai lontani  finanziato dalla Regione Piemonte per sostenere il Terzo Settore ed è stato da poco rendicontato il progetto, co-progettato con i servizi sociali del Comune, per il finanziamento di interventi e delle attività per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora con il quale è stato sperimentato un virtuoso modello di housing first. 

La raccolta di offerte nei tempi forti dell’Avvento e della Quaresima e con l’organizzazione di specifici eventi solidali quali ad esempio le due serate di Bagna Cauda che oltre a realizzare eventi piacevoli sono occasioni di raccolta fondi. Convenzioni con enti pubblici ci consentono di recuperare parzialmente le spese di gestione dell’accoglienza presso la struttura le Querce di Mamre.

Nel 2023 la Caritas ha presentato un progetto per rinnovare i servizi dei centri di ascolto: "Questo serve per fare formazione ai volontari e creare servizi integrati. A novembre, in occasione della giornata mondiale della povertà, presenteremo i risultati di una indagine sulla situazione dell' indigenza sul nostro territorio"

Fratelli Tutti: "Attenzione ai bambini, sempre più persone non riescono a curarsi"

Tra le opere sicuramente più importanti messe in campo dalla Diocesi di Asti nel 2023, l'inaugurazione dell'ambulatorio Fratelli Tutti, aperto lo scorso novembre alla presenza del presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi.

"Sono serviti 110mila euro per far partire la clinica Fratelli Tutti, tra opere di eliminazione delle barriere architettoniche e spese vive" spiega la dottoressa Tiziana Stabbione, responsabile della pastorale della Salute. Il costo dei farmaci, che forniamo gratuitamente, è quasi tutto non mutuabile: sono 71 le visite effettuate da gennaio tra cui molte prestazioni oculistiche, soprattutto verso i bambini.

Una goccia nel mare, perché la struttura, che lavora con medici convenzionati e si trova di fronte ad un gran numero di richieste da soddisfare, ha importanti costi di gestione. "Una gran parte del nostro budget viene utilizzato per le protesi dentarie - continua la responsabile - spesso questo viene visto come l' ultimo problema, ma il non mangiare in un modo corretto fa sì che spesso sopraggiungano altri problemi ". 

Le richieste e i costi maggiori sinora sostenuti dall’Ambulatorio sono quelli relativi al materiale per protesi mobili odontoiatriche. Grazie alla Presidente Ordine Odontoiatri che collabora gratuitamente con Fratelli Tutti si è preso un appuntamento con il signor Sergio Rosso, presidente Organizzazione di Volontariato-Ente del Terzo settore “Asili Notturni” che opera a livello nazionale e regionale e che si occupa, tra l’altro, di offrire visite e protesi gratuite/ortodonzia a bambini e adulti in situazioni di disagio sociale, al fine di conoscerne l’organizzazione. 

L’incontro è stato molto positivo: il signor Rosso si è offerto di inserire anche Fratelli Tutti in un progetto finanziato dalla regione Piemonte per l’acquisto di materiale odontotecnico (2000-3000 euro circa) e di procurare gratuitamente anche per Asti l’apposito strumentario e le attrezzature necessarie per effettuare attività odontoiatriche e di laboratorio odontotecnico. Per la realizzazione di questa gemmazione, al momento denominabile “Ci prendiamo cura dei tuoi denti” occorrono tre locali, da adeguare in base alla normativa sanitaria vigente. 

"Il comune di Torino ha patrocinato e sostiene l’attività di “Asili Notturni”: si intende chiedere, qualora la proposta divenisse concreta, anche al comune di Asti di sostenere l’iniziativa. È stata redatta anche specifica richiesta alla Fondazione CR Asti per supportare i costi relativi alle cure dentarie e poter attuare un’attività di ortodonzia per i bambini indigenti (richiesti 30.000 euro)"

I dentisti che collaborano sono circa una trentina: a breve si cercherà di mettere in campo un progetto per fornire apparecchi odontoiatrici ai bambini.

Un laboratorio sartoriale liturgico che ha "vestito" Papa Francesco 

La Diocesi, nel 2023, ha chiesto  contributi per mezzo milione di euro per garantire la tutela e la fruizione dei beni artistici e culturali del patrimonio ecclesiastico. La fetta più consistente, circa 490 mila euro, serve a mantenere e restaurare chiese, case canoniche e cappelle.  Tra gli interventi fatti nel 2022: la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza a protezione del santuario diocesano della Vergine del Portone; l’impianto antifurto installato presso la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista a Cerro Tanaro; il rifacimento degli impianti antintrusione della chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano e della chiesa di San Giuseppe a San Damiano d’Asti.

Alcuni fondi sono stati destinati al restauro di organi storici nelle parrocchie. Tra questi,  il restauro dell’organo Giovanni Mentasti di Varese anno 1865 della chiesa parrocchiale di San Secondo a Vigliano d’Asti; il restauro dello strumento costruito nel 1896 dall’organaro Giuseppe Gandini di Varese e custodito nella chiesa parrocchiale dei Santi Michele e Radegonda a Roatto e il restauro dell’organo Giovanni Battista Lingiardi del 1822 della chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli a Castellero.

Con i soldi dell’8xmille vengono finanziati progetti di conservazione, consultazione, promozione e valorizzazione dei seguenti istituti culturali: Archivio diocesano, Museo diocesano San Giovanni e Biblioteca del Seminario vescovile. Nel 2022 il Museo, l'Archivio e la Biblioteca hanno realizzato, tra l’altro, un progetto che li ha visti operare congiuntamente per l'iniziativa "Accogliere con l'Arte" che si è proposta grazie alla collaborazione con l'Associazione AMA (Associazione Missione Autismo), di formare i responsabili degli Istituti Culturali sul tema della disabilità, di realizzare schede informative degli Istituti in Comunicazione Aumentativa Alternativa, di creare un percorso cittadino specifico per i disabili e di rendere gli istituti più accoglienti per gli utenti con disabilità

Tra le iniziative più interessanti, il progetto Nardos ha dato vita a un laboratorio di sartoria liturgica, che ha confezionato tra l'altro un piviale per Papa Francesco. Nell'ambito del progetto è stata assunta una sarta, donna ultracinquantenne disoccupata. Nei locali del Santuario della Madonna del Portone, ci sarà un laboratorio di tessitura. "Quando il laboratorio sarà a regime utilizzerà solo tessuti la cui filiera sarà trasparente, in totale rispetto per l' ambiente e con una produzione di alta qualità" spiega Don Simone Unere.

Come firmare

La firma non costa nulla al contribuente ed è un diritto di tutti coloro che percepiscono un reddito: chi presenta il 730, chi presenta il modello Redditi, ma anche chi possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare alcuna dichiarazione. Anche questi ultimi, infatti, possono esprimere la propria preferenza per la destinazione dell'8xmille. "Firmare per l'8xmille - spiega l'incaricato Don Maurizio Giaretti - aiuta a liberare anche risorse per gli interventi caritativi"

Sui siti www.8xmille.it e https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/ è presente il rendiconto dettagliato di tutto il denaro utilizzato nell'anno precedente.

 Firmare è dunque una scelta di responsabilità per ogni credente, ma spesso lo è anche da parte di chi non crede, perché sa che quelle risorse vengono utilizzate per il bene di tutta la comunità, cattolica e non, e poi rendicontate. 

Per informazioni sulle modalità di firma: www.8xmille.it/come-firmare/.

Alessandro Franco

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