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Attualità | 02 luglio 2024, 13:12

Tari e raccolta rifiuti: ad Asti un Consiglio comunale aperto

Appuntamento, lunedì 8 luglio, nella sala riunioni di palazzo Mandela in piazza Catena

I bidoni in zona San Fedele (Archivio)

I bidoni in zona San Fedele (Archivio)

La Tari e la raccolta rifiuti sono al centro dei dibattiti astigiani, per l'utenza e la politica e, per affrontare al meglio l'argomento, è stato indetto un Consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza.

Il consiglio si terrà lunedì 8 luglio dalle 20, nella sala riunioni al secondo piano di Palazzo Mandela in piazza Catena, dove si svolgono ormai da tempo i Consigli comunali, data l'impraticabilità del Municipio per i lavori.

Sugli aumenti della Tari, già a maggio, sono anche scese in campo diverse associazioni per chiedere un confronto Cgil, Spi Cgil, Federconsumatori, Libera, Acli, Casa del popolo, Piam, secondo i quali "Ammministrazione e Asp hanno dichiarato che l’aumento della tassa rifiuti era necessario perché c’è molta gente che non paga i rifiuti in questa città.

Quindi chi già abitualmente paga, dovrà farsi carico di un ulteriore 12,5% di aumento sulla Tari perché’ (come dice il sindaco) i costi sono lievitati a causa  di un 10% di persone che non paganola tassa, l’aumento del 30% del costo per la pulizia delle strade mentre il 5,6% dovuto al costo per il  passaggio dalla raccolta porta/porta a quello verticale ( i cassonetti ) che per ora riguarda solo la zona sud della città e che avrebbe dovuto efficientare il sistema ed abbassare il costo del servizio".

Non da meno la minoranza: il Pd con una ricerca ha constatato che "dove funziona la raccolta verticale, ad Asti la tassa rifiuti è aumentata fino al 25%", Massimo Cerruti del M5S: "Facendo un confronto semplicissimo tra la tassa rifiuti del 2023 e quella del 2024 troviamo un aumento medio della quota fissa di circa il 12,5% per tutti. E Asti è già tra le citta d'Italia dove la TARI è più costosa. Andando più a fondo nelle cause notiamo un incremento di oltre il 30% dei costi di spazzamento, lavaggio strade e piazze, inaccettabile anche se consideriamo gli aumenti energetici del 2022; un +5,6% per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti e un +37% per ammortamenti vari. Guardando anche all'attuale stato di pulizia della città i dubbi sono legittimi". 

I consiglieri Briccarello, Bosia e Malandrone avevano sin dagli albori attaccato la nuova raccolta sostenendo che "mentre diversi comuni procedono col porta a porta spinto e puntuale, toccando quote di differenziazione di oltre 80%, i nostri amministratori scelgono la via del regresso. Fosse almeno conveniente, ma in questo regresso si investono 6 milioni di euro, alla faccia della diminuzione delle tariffe che avverrà forse e chissà quando".

Il quartiere di San Fedele, attraverso l'ex consigliere pentastellato Giorgio Spata aveva promosso una raccolta firme, arrivata a 300: “Quello che vorremo capire in primis è perché sia stata cambiato un sistema di raccolta che funzionava perfettamente. Tanto chi non pagava la TARI prima continuerà a non farlo, non avendo la tessera, con l’aggravante che spesso chi arriva per conferire i rifiuti trova i cassonetti pieni e li lascia per terra, così finisce che tocca all’operatore Asp gettarli nel cassone facendo finire il tutto nel misto. Il sistema non può funzionare anche perché i cassonetti sono mal posizionati, anche in curva o sulle fermate dei bus, e inoltre la città non è strutturalmente adeguata per il passaggio dei grossi camion di raccolta. Senza contare il fatto che, trovandosi anche a 150-200 metri da alcuni palazzi, anziani e disabili sono fortemente penalizzati".

Anche diversi utenti si erano lamentati del nuovo sistema e qualcuno aveva sollevato la questione del vetro "Ci sono i cassonetti divisi per colore e poi all'Ecocentro finisce tutto insieme". Non ultima, sul sistema, la vicenda giudiziaria che ha travolto Enrico Benedetti amministratore della Ecologia Soluzione Ambiente di Bibbiano (RE), cui è stata affidata proprio la sperimentazione della 'raccolta verticale' dei rifiuti.

I cittadini che desiderano intervenire possono contattare il Comune o i consiglieri.

Betty Martinelli

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