A partire da novembre, in Piemonte prenderà il via una campagna di immunizzazione gratuita e su base volontaria per proteggere i neonati e i bambini dal Virus respiratorio sinciziale (RSV). Si tratta di un'iniziativa che prevede l'uso di un anticorpo monoclonale, mirato a contrastare il principale responsabile delle bronchioliti, una delle principali cause di ospedalizzazione nei bambini sotto l'anno di vita, oltre a provocare infezioni respiratorie acute, bronchiti asmatiche e asma nei più piccoli.
L'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha annunciato che la somministrazione dell'anticorpo potrà avvenire in tutti i punti nascita, prima che i neonati siano dimessi dagli ospedali. I bambini nati a partire dal 1° gennaio 2024, invece, potranno ricevere l'immunizzazione presso i centri vaccinali delle Asl o attraverso i pediatri di libera scelta che aderiranno all'iniziativa.
La campagna ha come obiettivo principale ridurre l'incidenza di malattie respiratorie gravi causate dall'RSV. "Nel 2023 in Piemonte, il virus respiratorio sinciziale ha causato oltre 1.000 ricoveri e più di 1.500 accessi al Pronto soccorso tra i bambini nel loro primo anno di vita", ha sottolineato Riboldi. "Oltre all'impatto sanitario, dobbiamo considerare anche il risvolto sociale: l'assistenza domiciliare dei bambini malati, le assenze lavorative dei genitori e la preoccupazione delle famiglie".
Tutti i bambini, specialmente i neonati, sono a rischio di sviluppare forme severe di infezione delle basse vie respiratorie a causa dell'RSV, tra cui bronchiolite e polmonite, che possono richiedere assistenza medica, ambulatoriale o ospedaliera. Il rischio è particolarmente elevato durante i mesi invernali, tra ottobre e novembre, e in primavera, tra marzo e aprile, quando il virus raggiunge il picco di diffusione.
Tra i bambini sotto l'anno di età, il virus respiratorio sinciziale è una delle principali cause di ospedalizzazione per infezioni respiratorie e, in casi estremi, può essere fatale. La campagna di immunizzazione punta quindi a ridurre i casi gravi, contribuendo a proteggere la salute dei più piccoli e a contenere le complicazioni legate a questa pericolosa infezione stagionale.