Si arricchisce ulteriormente il carnet di volumi che a novembre si contenderanno il Premio Asti d'Appello, finalizzato a valorizzare i libri già finalisti dei più importanti concorsi letterari italiani. Si tratta di 'Il bambino e le isole' di Marino Magliani, edito da 66THAND2ND e selezionato dal Premio Alassio, e di 'Tanto poco' di Marco Lodoli, edito da Einaudi e selezionato dal Premio Viareggio.
Recandosi presso la Biblioteca Astense (aperta da martedì a venerdì dalle 9 alle 18 e sabato dalle 9 alle 13), previa comunicazione di disponibilità che verrà inviata via WhatsApp, i soci dell'Asti d'Appello potranno ritirare copia dei volumi. Mentre tutte le informazioni relative il Premio sono disponibili su questo sito.
Il bambino e le isole
In Il bambino e le isole un uomo mite, verso la fine della sua breve esistenza, giunge a Sanremo. Si chiama Walter Benjamin e ha con sé pochi bagagli, tra cui una valigia di libri illustrati. Nella città delle palme incontra un ragazzino curioso di nome Italo Calvino. I due si rivedranno tre o quattro volte e parleranno soprattutto di ciò che Walter vorrebbe fargli scrivere: la storia di un bambino e del suo pallone che si perde nei vicoli e oltrepassa i binari della ferrovia. Il bambino non ci sta a lasciare là quel bene così prezioso, e allo stesso tempo non può disubbidire all’ordine della madre: i binari non si attraversano. Che fare? Presto Walter e Italo si saluteranno e non si rivedranno mai più, ignorando che quel bambino, quel doppio evocato dalla fantasia, è diventato reale. E ha un solo modo per recuperare il pallone: seguire i binari, seguire il corso delle storie, cercarne la fine, a costo di metterci tutta una vita e anche di più. Un romanzo evocativo e struggente, un omaggio a quel sogno a occhi aperti che è la letteratura.Marino Magliani è nato in una valle ligure e ha trascorso gran parte della vita fuori dall’Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. È autore di numerosi libri tra cui ricordiamo: Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017) e Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018), Il cannocchiale del tenente Dumont (L'Orma editore 2021).
Tanto poco
In Tanto poco si parla della passione silenziosa e implacabile di una bidella per un professore che non si accorge di nulla, troppo preso dalle sue ambizioni artistiche, dall’illusione di essere diverso dagli altri, dalle sue piccole vanità. Matteo è un insegnante, ma anche uno scrittore: prometteva bene, poi però si è smarrito. E lei non ha mai cessato di amarlo, ma a che prezzo? Per difendere quella rosa bianca dal fango della vita ha dovuto essere inflessibile, feroce, spietata. Rinunciare a tutto. Marco Lodoli ci porta al centro di un sentimento travolgente che è rincorsa e fuga, smania e tensione verticale, sogno che niente e nessuno deve interrompere: una finzione folle, e proprio per questo più forte di ogni realtà. Una bidella e un professore, due esistenze parallele che forse non s’incroceranno mai, o forse si toccheranno per una notte soltanto, in un abbraccio che profuma d’amore e gratitudine, d’illusione e di oblio. “Tanto poco” basta per essere felici, bisogna solo respingere il mondo e consegnarsi a un’ossessione assurda e bellissima.
Marco Lodoli è nato a Roma nel 1956. Presso Einaudi ha pubblicato, tra gli altri, la trilogia I principianti, comprendente I fannulloni (1990), Crampi (1992) e Grande Circo Invalido (1993); i romanzi Il vento (1996), I fiori (1999), La notte (2001), raccolti nel 2003 nella trilogia I pretendenti; Sorella (2008), Italia (2010), Vapore (2013), Il fiume (2016), Paolina (2018), Il preside (2020) e Tanto poco (2024). Ha inoltre pubblicato la raccolta di recensioni Fuori dal cinema (1999), Isole. Guida vagabonda di Roma (2005), Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana (2009), Nuove isole (2014).