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Green | 01 ottobre 2024, 07:20

L'Unione Europea ha ridotto lo status di protezione dei lupi

Il problema rappresentato da questi predatori è particolarmente sentito anche nell'Astigiano

L'Unione Europea ha ridotto lo status di protezione dei lupi

Il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente approvato la proposta della Commissione Europea per modificare lo status di protezione del lupo, riducendolo da “rigorosamente protetto” a “protetto” a livello europeo. Questo cambiamento normativo risponde alle richieste di diverse autorità locali e allevatori, soprattutto nelle aree interne e montane, dove il lupo ha causato danni significativi al bestiame.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, ha accolto favorevolmente la decisione del Consiglio UE, affermando: "Il problema è stato finalmente valutato e attendiamo ora che si intervenga sul territorio, pur salvaguardando l’importante ruolo di bioregolatore che questo animale svolge nel suo habitat". Secondo Allasia, la modifica dello status giuridico del lupo rappresenta un passo importante per la gestione e la conservazione di questo predatore, bilanciando la necessità di tutela ambientale con le esigenze degli allevatori.

Il cambio di status, infatti, consente una maggiore flessibilità nelle limitazioni alla caccia. Mentre il lupo era precedentemente considerato "rigorosamente protetto", ora lo status di "protetto" permetterà agli Stati membri dell'UE di adottare misure più ampie per controllare le popolazioni, garantendo comunque la conservazione della specie. In alcuni Paesi europei, la caccia regolamentata ha dimostrato di non compromettere lo stato di conservazione del carnivoro, secondo quanto evidenziato dagli studi dei ricercatori.

Confagricoltura Piemonte sottolinea che la modifica dello status giuridico di una specie dovrebbe adattarsi alle fluttuazioni della sua popolazione. Negli ultimi anni, il numero di branchi di lupi è cresciuto significativamente in Piemonte. Secondo le stime, circa 600 esemplari popolano le Alpi piemontesi, rappresentando il 70% della popolazione presente nel Nord Italia, con una particolare concentrazione nella provincia di Cuneo.

Ma anche nell'Astigiano il problema della presenza del lupo è sentito, poiché si sono verificati in passato diversi attacchi a bestiame, alimentando la preoccupazione tra gli allevatori locali. La gestione del lupo rimane dunque una questione delicata, in cui è necessario trovare un equilibrio tra la salvaguardia della fauna e la tutela delle attività economiche del territorio.

Allasia conclude sottolineando la necessità di ulteriori interventi da parte delle Istituzioni: "E’ indubbio che il provvedimento rappresenti un primo passo verso la protezione degli allevamenti, ma è necessario che le Istituzioni intervengano con investimenti e misure adeguate di prevenzione dei danni provocati dai grandi predatori, gestendone la convivenza".

Redazione

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