“Glielo dico sinceramente, non mi sono accorto di nulla. Un attimo prima stavo parlando con il mio amico che si trovava al volante dell’auto con cui stavamo rientrando a casa e un attimo dopo – o perlomeno, io l’ho vissuto come tale anche se in realtà ho poi appurato che erano trascorsi alcuni minuti – ho aperto gli occhi vedendo il mio amico che cercava di risvegliarmi e un gran via vai di gente intorno a noi: vigili del fuoco, poliziotti, sanitari…”
Così Cosimo Scarinzi, sindacalista torinese della Cub Scuola, ci ha descritto l’incidente stradale che lo ha coinvolto ieri sera intorno alle 19, sul tratto astigiano dell’autostrada Torino-Piacenza, poco dopo il casello di Asti Ovest (CLICCA QUI per rileggere l'articolo)
In seguito al violento impatto, l'auto su cui si trovavano i due amici è stata sbalzata contro il guard-rail destro, mentre la vettura ‘investitrice’, condotta da un 22enne, ha finito la sua corsa capottata contro il guard-rail sul lato opposto dopo essersi ribaltata un paio di volte.
Fortunatamente, nonostante lo scenario presentatosi ai soccorritori facesse temere il peggio e si sia resa necessaria la temporanea chiusura della carreggiata per consentire un più agevole intervento, nessuna delle persone coinvolte (oltre a Scarinzi e al 22enne al volante dell'altra auto, l'amico 70enne del sindacalista) ha riportato lesioni particolarmente gravi.
Ancora Scarinzi: “Quando mi sono ripreso dallo svenimento non ricordavo assolutamente nulla, non sapevo neppure dov’ero, ma sono sempre rimasto lucido e cosciente. Certo, dolorante per via del colpo di frusta e al petto dove avevo la cintura, ma dalle lastre cui mi hanno sottoposto all’ospedale di Asti non è emersa nessuna frattura o anche solo incrinatura. Considerando anche la mia età, ovvero 74 anni, posso dire che mi è andata bene”.
“Mi permetta anche di ringraziare i poliziotti che sono intervenuti – ha ancora aggiunto – perché non appena il mio amico gli ha detto che avevo perso uno degli apparecchi acustici che indosso si sono subito prodigati a cercarlo e me lo hanno prontamente restituito. Sono stati davvero molto cortesi e disponibili”.
Così come alcuni amici astigiani del sindacalista che, saputo della sua disavventura, si sono offerti di ospitarlo per la notte: “Li ho ringraziati – ci ha spiegato – ma visto che stavo relativamente bene, infatti i medici mi hanno solo consigliato di indossare per un po’ un collare ortopedico, ho preferito chiamare la mia compagna e tornare a casa”.
“Lasci però che le racconti un aneddoto divertente – ha concluso – Deve sapere che io ho insegnato per anni storia e filosofia, pertanto quando ho chiamato la mia compagna per avvisarla dell’incidente, lei per verificare il mio stato mentale mi ha chiesto di dirle la data della fine dell’Impero Romano d’Oriente… Per fortuna ho saputo rispondere correttamente!”.