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Economia e lavoro | 22 maggio 2025, 16:00

Crisi DHL-Conbipel, sindacati in piazza: assemblea e presidio per salvare i posti di lavoro

Sotto accusa la gestione diretta della logistica da parte di Arcadia: 54 lavoratori fermi, cassa integrazione e nessun confronto sindacale. UIL e CGIL: “Pretendiamo trasparenza e garanzie sul futuro occupazionale”

L'inaugurazione delo polo logistico DHL di Coconato nel 2023

L'inaugurazione delo polo logistico DHL di Coconato nel 2023

Continua senza sosta la mobilitazione dei lavoratori del polo logistico DHL Supply Chain di Braiasse, frazione di Cocconato, al centro di una vertenza che si fa ogni giorno più delicata. Per venerdì 23 maggio, UILTRASPORTI UIL Piemonte e FILT CGIL hanno indetto un’assemblea sindacale presso il magazzino e un presidio davanti alla sede Conbipel, dalle ore 10:00 alle 14:00, per chiedere garanzie chiare e concrete sul futuro occupazionale dei 54 lavoratori coinvolti.

La situazione, già al centro di un confronto in Prefettura lo scorso 13 maggio e in attesa di un nuovo tavolo previsto per il 27 maggio, resta incerta. Al centro dello scontro, la decisione di Arcadia – nuova proprietà di Conbipel, partecipata al 49% da Invitalia – di gestire direttamente le attività logistiche, escludendo DHL S.C. e affidandosi a lavoratori in somministrazione, senza alcuna concertazione con i sindacati.

Ferie forzate e trasferimenti: lavoratori fermi e preoccupati

Al momento, i 54 dipendenti DHL S.C. risultano inattivi: alcuni in ferie forzate, altri trasferiti in sedi lontane anche centinaia di chilometri. Una mossa che secondo i sindacati lascia presagire un possibile disimpegno dal sito di Cocconato e una potenziale delocalizzazione delle attività. Tutto questo, nonostante gli investimenti già sostenuti e il ruolo strategico che il sito riveste nella filiera logistica.

A peggiorare il quadro, il ricorso alla cassa integrazione – finanziata con fondi pubblici – per oltre cento dipendenti, mentre si assiste contemporaneamente all’ingresso di nuovo personale esterno. Una scelta che UILTRASPORTI e FILT CGIL giudicano inaccettabile, soprattutto alla luce dell’intervento pubblico nella governance di Arcadia tramite Invitalia, il cui silenzio viene duramente criticato.

Il nodo del costo del lavoro: “Vogliamo trasparenza”

Durante gli incontri tra DHL S.C. e Arcadia, la nuova proprietà avrebbe motivato la decisione di cambiare gestore lamentando un costo del lavoro superiore alla media di mercato da parte di DHL. Un’affermazione che i sindacati contestano con forza: “Il contratto applicato è quello nazionale della logistica, identico per tutti. L’unica variabile può essere l’anzianità di servizio, ma si tratta di un’incidenza minima”, spiegano.

DHL S.C. si è detta disponibile a rivedere le tariffe, ma i sindacati chiedono chiarezza assoluta: “Se non ci sarà un’intesa, Arcadia dovrà spiegare pubblicamente e nel dettaglio le motivazioni economiche alla base della sua scelta”.

Verso nuovi scioperi: “Pronti ad andare fino in fondo”

UILTRASPORTI e FILT CGIL ribadiscono che la mobilitazione non si fermerà finché non saranno garantite la salvaguardia dei posti di lavoro, la piena continuità produttiva e il rispetto degli accordi esistenti. “Non accetteremo sostituzioni illegittime né operazioni di dumping contrattuale. Andremo fino in fondo per difendere i diritti dei lavoratori e fare piena luce su ogni responsabilità”, affermano le due sigle.


 

Redazione

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