L'appello disperato dell'81enne Francesco Cocchi è stato raccolto e ora si prospetta, si spera, un futuro migliore per gli anziani gatti randagi che si aggirano tra i ruderi della "Casa dell'avvocato", edificio abbandonato nei pressi del Tanaro.
La vicenda
Il nostro giornale si era ampiamente occupato della vicenda dopo le segnalazioni di Cocchi che fino a qualche mese fa e per 15 anni si è occupato della colonia felina che popolava l’area del rudere. Erano una trentina ad aggirarsi tra i ruderi, ora sono rimasti 5 o 6. Francesco aveva lanciato un appello perché già malato, ma, a parte l'indignazione sui social non aveva ricevuto appoggi né economici né di supporto.
Ora sta molto male ma non riesce a smettere di pensare ai suoi vecchietti rimasti soli, soprattutto durante le ultime piogge che avevano portato via tutto e la zona diventata impraticabile. La colonia è riconosciuta dal Comune, e ora Francesco non ne può davvero più, ma dopo il nostro nuovo articolo, qualcosa si è finalmente mosso.
L'appello è stato raccolto dall'assistente sociale Luca Tomatis che si è recato sul posto con l'amico fotografo Nazario Olivieri constatando la reale impraticabilità della zona. "E' totalmente impraticabile e priva di qualunque igiene, c'è un forte olezzo di escrementi e per muoverci abbiamo dovuto spostare dei tronchi e sacchi. E' soprattutto un problema di igiene pubblica".
Tomatis ci ha comunicato che l'Associazione difesa felini e l'Aza che gestisce il canile, predisporranno una lettera per esporre le principali problematiche del luogo e ragionare insieme al Comune su come procedere.
"Ho comunicato al sindaco il nostro accesso e ci ha risposto tempestivamente dicendoci di fissare un incontro con i suoi uffici. Siamo contenti per la tempestività della risposta e ci auguriamo si risolva tutto al più presto".
Purtroppo uno dei felini è stato trovato senza vita, i volontari hanno portato del cibo e acqua pulita, ma è difficile occuparsene in condizioni così degradate. Si spera davvero in un intervento tempestivo.