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Cultura e tempo libero | 28 giugno 2025, 06:58

Sabato 28 giugno: una lunga notte tra fiabe, duelli e luci stroboscopiche

Dallo Spazio Kor al Diavolo Rosso, quattro spettacoli per attraversare la realtà con occhi spalancati

Sabato 28 giugno: una lunga notte tra fiabe, duelli e luci stroboscopiche

 Una fiaba crudele come un'ingiunzione. Un duello tra rapper a suon di versi barocchi. Tre donne sospese in una comunità lacustre. E infine una Boiler Room che pulsa techno, memoria e identità. Sabato 28 giugno AstiTeatro 47 offre al pubblico una vera e propria maratona teatrale, che dalle 18 fino a notte fonda guiderà gli spettatori in un viaggio fatto di poesia, politica, ritmo e visioni.

"Netamiaù perché sei morta": parole dure come carezze

Si parte alle 18 allo spazio Kor. Un uomo parla a una bambina. Le promette meraviglie. Ma quelle promesse sono menzogne, e i prodigi si trasformano in orrori.
Con queste premesse si apre Netamiaù perché sei morta – Ingiunzione a una bambina, testo di Marco Gobetti, che firma anche la regia e la scena insieme a Chiara Galliano, in un intreccio di voce, violoncello e sguardi fissi sul presente.
In scena si fa satira dura, a tratti feroce, per raccontare con il linguaggio della fiaba ciò che fiaba non è: la violenza sistematica, l’uso strumentale della memoria, i meccanismi della guerra trasformati in normalità.
“Occorre riflettere lucidamente sul passato e sul presente per provare a costruire un futuro migliore per tutte e tutti”, dice Gobetti. E aggiunge, con amara precisione: “La terra è rotonda e tutto torna a tutti. E prima o poi, a tutti tocca la sorte, la buona e la brutta”.
Lo spettacolo è realizzato con il supporto dell’Unione Culturale Franco Antonicelli, in collaborazione con il Quadila Festival.

"Batallando": la vita è un sogno… in freestyle

Alle  19.30 al Boschetto dei Partigiani, prima rima nazionale per uno spettacolo interattivo che reinterpreta La vida es sueño di Calderón de la Barca come se fosse un'arena di battaglia hip-hop. Due attori-rapper, Sigismondo e Basilio, si contendono il trono di Polonia a colpi di versi improvvisati, guidati via cuffia da suggerimenti tratti dal testo barocco.
Il pubblico – coinvolto come “popolo” – ha un ruolo attivo: osserva, vota, parteggia, modifica l’esito.
La regia è di Luis Fernández Ruz, con un cast multilingue e una drammaturgia scenica che si costruisce in tempo reale. Un modo nuovo per vivere i classici e ribaltarli: con parole nuove, ritmi urbani e scelte collettive.

"Misurare il salto delle rane": tra palude e memoria

Una prima regionale alle 21:30 al teatro Alfieri  per la nuova produzione di Carrozzeria Orfeo, compagnia da sempre capace di mescolare ironia, ferocia e profondità umana.
Siamo in un villaggio lacustre, tra gli anni Ottanta e Novanta. Tre donne – Lori, Betti e Iris – convivono con un lutto avvenuto vent’anni prima, ancora avvolto nel mistero.
Misurare il salto delle rane, scritto da Gabriele Di Luca e diretto insieme a Massimiliano Setti, racconta una piccola comunità dimenticata, sospesa tra superstizione e consuetudini invadenti.
In scena, Elsa Bossi, Marina Occhionero e Chiara Stoppa danno vita a un’intimità al femminile che non cerca facili riconoscimenti, ma smonta con lucidità i meccanismi di esclusione.
È un teatro che sa essere popolare e poetico insieme, e che si interroga su chi resta, su chi ha il coraggio di cambiare e su chi non può farlo.

Boiler Room – Generazione Y: techno e identità in scena

Chiude la serata  alle 23 al Diavolo Rosso Boiler Room – Generazione Y, installazione sonora e performance site-specific firmata da Ksenija Martinovich, anche in scena insieme a Federica D’Angelo, Alessio Genchi, Matteo Prosperi e Margherita Varricchio.
Luci stroboscopiche, musica pulsante e un richiamo alla storia della dj palestinese Sama Abdulhadi, figura simbolica che ha saputo portare la techno al centro di un dibattito identitario e politico.
Lo spettacolo riflette su confini, guerre, solitudini, e lo fa attraverso il corpo, il suono, il movimento.
Vincitore della menzione speciale al Premio Scenario 2021, Boiler Room scavalca il palco e diventa luogo vivo, dove arte e generazione si incontrano per ripensare il presente.

Redazione

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