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Economia e lavoro | 28 giugno 2025, 13:59

Sovraindebitamento, l'astigiano Stefano Santin alla Camera: "Servono sanzioni per le banche"

L'esponente della Casa del Consumatore ha partecipato al Tavolo parlamentare per una nuova normativa, evidenziando le lacune del sistema di tutela attuale

Stefano Santin

Stefano Santin

Un contributo astigiano è emerso con forza durante la prima convocazione del Tavolo parlamentare sul sovraindebitamento, tenutosi nella Sala Berlinguer della Camera dei Deputati. L'incontro, voluto dall'Intergruppo parlamentare sull'Economia sociale, punta a elaborare una nuova proposta di legge per proteggere migliaia di famiglie e cittadini schiacciati dalle difficoltà economiche.

A portare la voce dei consumatori è stato l'astigiano Stefano Santin, membro della direzione nazionale della Casa del Consumatore e del Comitato Interministeriale Edufin. Nel suo intervento, Santin ha messo in luce due falle critiche nell'attuale sistema normativo che, di fatto, indeboliscono la tutela dei cittadini.

La prima criticità riguarda la mancanza di conseguenze per gli istituti di credito. "Ad oggi manca una sanzione specifica per le banche e le società finanziarie che non rispettano l'obbligo di valutazione del merito creditizio", ha sottolineato Santin, “diversamente da quanto accade nelle procedure concorsuali maggiori dove il creditore che concede abusivamente il credito può perdere parte del proprio diritto. Questa lacuna rappresenta un grave squilibrio nel sistema di tutele”, ha aggiunto.

Il secondo punto sollevato dall'esperto astigiano è l'inapplicazione di una norma fondamentale, l'articolo 125-decies del Testo Unico Bancario. "Nella pratica, nessuna banca o società finanziaria interviene attivamente per ristrutturare il debito di chi, pur essendo un buon pagatore, chiede la rinegoziazione o la sospensione momentanea del prestito a causa di eventi esterni quali la riduzione del reddito. L'articolo rimane lettera morta", ha spiegato.

Il fenomeno del sovraindebitamento è in crescita preoccupante e non riguarda più solo disoccupati o precari, ma anche lavoratori autonomi, piccoli imprenditori, pensionati e famiglie monoreddito. Le cause sono ormai note: inflazione, caro-bollette, mutui diventati insostenibili e un crollo generale del potere d'acquisto, che lasciano i cittadini in una condizione di fragilità e isolamento.

L'obiettivo del Tavolo parlamentare è proprio quello di creare una normativa che semplifichi l'accesso alle procedure di aiuto e, soprattutto, introduca sanzioni più efficaci per chi eroga credito senza le dovute verifiche. L'invito rivolto alla Casa del Consumatore è un riconoscimento del lavoro svolto dall'associazione e un'opportunità per costruire una rete nazionale di supporto basata su giustizia sociale e legalità.

Redazione

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