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Eventi | 12 luglio 2025, 11:02

“Sono qui per Caos”: Barbascura X sul palco di AstiMusica con la sua ironia scientifica [FOTO]

Un viaggio satirico e dissacrante tra evoluzione, disordine e consapevolezza, firmato da uno dei divulgatori più influenti del web

Galleria fotografica MerfePhoto

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Barbascura X è tornato in scena in un’altra tappa del suo nuovo spettacolo: Sono qui per Caos.

L’evento si è tenuto in piazza Alfieri ad Asti l’11 luglio, in occasione della 28esima edizione di AstiMusica, che dall’11 al 20 luglio vede radunarsi sul suo palco artisti di ogni genere.

Quello di Barbascura è un racconto teatrale che si presenta come una riflessione scientifica sulla casualità dell’esistenza. Con il suo stile inconfondibile, il divulgatore, comico, performer e chimico prende per mano lo spettatore e lo guida in un viaggio ironico tra le stranezze del mondo naturale e l’imprevedibilità dell’evoluzione.

Lo spettacolo è stato aperto dall’assessore alla cultura della città di Asti, Paride Candelaresi, che ha voluto ricordare, in un toccante discorso, Massimo Cotto, giornalista, disc jockey e scrittore italiano. “Da parte di tutta la città, questa edizione di AstiMusica è dedicata a lui, che metteva una vena di follia e creatività in ogni serata e in ogni artista che ha portato sul palco di questo evento”.

Un viaggio tra scienza e nonsense

“La vita è come un film? Sì, ma devo essermi addormentato, perché non ho capito la trama. Non so perché sono qui né perché”. Con queste parole Barbascura introduce il suo nuovo spettacolo. “L’Universo era vuoto – prosegue – ma poi sono usciti gli atomi, e poi le molecole, e poi le molecolone, i primi organismi unicellulari, poi i pluricellulari, i trilobiti, i velociraptor, le tartarughe la pizza, Magalli, e infine tu?! Com’è possibile? E se fosse tutto frutto del caso? E non guardarmi con quella faccia, ci ho capito meno di te! Sono qui per caos, uno spettacolo scientifico pochissimamente serio sull’evoluzione e la casualità di tutto. Ci vediamo a teatro, pirati”.

Con questo approccio volutamente paradossale con cui ha presentato al web lo spettacolo, Barbascura porta in scena una satira tagliente che indaga le origini della vita, l'evoluzione e il senso dell'esistenza. Lo fa tornando all'inizio del tutto, accompagnando gli spettatori in un viaggio a ritroso nel tempo fino alla misteriosa particella primigenia chiamata Ugo, “minuscolo, ma con all’interno l’energia dell’universo che conosciamo. Poi, di colpo, da questa cosa senza senso, avvenne una cosa ancor più senza senso. Circa 14 miliardi di anni fa, Ugo si espande: il big bang”.

L’assoluta casualità dell’esistenza

Tema centrale dello spettacolo è, appunto, il caos, definito come l’assoluta casualità dell’esistenza. Una casualità che si manifesta attraverso le dinamiche della selezione naturale, l’evoluzione in un tempo senza tempo, l’affermazione di un gene che si sviluppa diventando il più idoneo per la sopravvivenza della specie.

Dall’universo e dalle stelle si giunge al nostro pianeta e ai suoi meccanismi evolutivi, animali e vegetali. Ugo rappresenta la miccia che accende tutto, dal big bang alla formazione della Terra, fino all’emersione della specie umana e delle sue stranezze. Uno sviluppo raccontato con il “collaudato stile piratesco” dell’autore: irriverente, cinico, senza mezze misure, con un’ironia che attraversa tutto il racconto, arricchita da satira e black humor.

Una divulgazione fuori dagli schemi

Barbascura X è laureato in chimica organica, con un dottorato in chimica verde e ha lavorato in importanti laboratori europei. È diventato celebre sul web con la rubrica Scienza Brutta, una serie di pseudo-documentari parodistici e irriverenti che svelano gli aspetti meno noti e più sconvolgenti delle scienze naturali. Il suo spettacolo precedente Amore Bestiale ha superato le 90 date nei maggiori teatri italiani. È autore di libri, curatore della collana Il Satiro Scientifico per Mondadori, ha realizzato podcast per Audible, documentari per Prime Video e ha partecipato a programmi televisivi come 72 Animali Pericolosi, Pechino Express e Micromostri.

Lo spettacolo Sono qui per Caos riprende stile e contenuti dei video del suo canale YouTube, proponendo un teatro che alterna monologhi a video e, soprattutto, un’interazione diretta e brillante con il pubblico.

Una risata che fa pensare

Una risata che fa pensare, quella scaturita dalla comicità di Barbascura X. Ironia che intrattiene, ma allo stesso tempo invita a riflettere sul posto dell’essere umano nella natura. L’uomo, “convinto di essere migliore degli altri”, viene riportato a una dimensione più umile, a partire dai suoi legami con il regno animale.

Il racconto attraversa i “fatti scientifici non richiesti”, tra cui il mimetismo della rana “cacca di uccello”, la sacca rossa del marabù o i babyrousa con zanne che trafiggono il muso. Evoluzioni bizzarre, che dimostrano come anche l’umano, con tutte le sue ramificazioni, derivi da LUCA, l’ultimo antenato comune universale, la cellula ancestrale da cui si è sviluppata ogni forma di vita.

Caos, consapevolezza e ironia

Il caos, nel racconto di Barbascura, non è disordine fine a sé stesso, ma elemento vitale. Un caos benefico. L’invito è a non prendersi troppo sul serio e a meravigliarsi delle stranezze della natura.

La satira sopra le righe di Barbascura è sempre accompagnata da un significato profondo: una riflessione sull’esistenza e sul singolo, sulla consapevolezza personale e sulla necessità di guardare oltre la superficie delle cose.

“Perché, alla fine, potevamo essere una Macrocilix maia, una falena, poco appariscente, che si caratterizza per un disegno che ricorda feci liquide: alla fine, poteva andare peggio”. Così si chiude il racconto, con l’ironia di chi sa unire divulgazione scientifica e intrattenimento, lasciando il pubblico con una risata e, soprattutto, una riflessione.

Francesca Mezzogori

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