Nei giorni scorsi i componenti del direttivo dell’associazione Comuni del Moscato si sono riuniti informalmente presso il Cafè Castion di Castiglione Tinella per confrontarsi sulle condizioni della attuale campagna vitivinicola giunta alla vendemmia, e per stendere sul tavolo nuove prospettive di progetto legate alla valorizzazione dei nostri prodotti e del nostro territorio, il tutto gustando gli ottimi vini provenienti dalle uve Moscato raccolte sulle nostre colline.
Recarsi al bar e bere un buon bicchiere di Moscato d’Asti, oppure di Asti nelle sue diverse tipologie, è oggi un gesto significativo: un’azione apparentemente facile da compiersi ma - come si ripete da tempo - purtroppo non così scontata, così che si rende necessario riprendere il problema di una mentalità consumistica che limita infine il mercato di questi prodotti, che pone l’Italia tra i paesi in cui il calo delle vendite è più marcato, e che interessa particolarmente le zone di produzione dove viene riconosciuta un’identità “debole”.
L’argomento è stato posto in una sorta di “ordine del giorno” e farà parte di un “atto di indirizzo” che verrà presto formalizzato e che vedrà il Consorzio di tutela quale destinatario di una richiesta di collaborazione nell’attuazione di alcune specifiche azioni. In questo contesto, per approfondire l’esigenza di una formula che distribuisca e renda presenti i nostri prodotti negli esercizi commerciali, nelle strutture legate all’accoglienza e al turismo e nella ristorazione, si sta pensando anche all’allestimento di una serie di masterclass dedicate agli operatori dei settori evidenziati per lavorare seriamente sull’argomento, introducendo anche il mondo della mixology nella creazione e nella distribuzione di cocktail a base di Asti e Moscato d’Asti.
I sindaci riuniti intendono quindi fare qualcosa per sensibilizzare la valorizzazione dei prodotti delle nostre cantine e del territorio stesso. E l’idea è di tornare anche a brandizzarlo attraverso progetti come quello che negli anni passati ha portato in diversi Comuni le stazioni di ricarica per le biciclette elettriche con loghi e installazioni che richiamano appunto il calice di vino. Sull’onda di questa idea, nell’incontro si è discusso anche dell’attuazione di un progetto che contempli e colleghi tutto il territorio e ogni singolo Comune.