Se è vera la massima che "basta un cavallo a far bugiardo un uomo" probabilmente è vera anche quella che "basta un borsino a rendere un giornalista poco attendibile". Nonostante i rischi, facciamo qualche pronostico per il Palio di stasera, dopo la due giorni di prove.
Non si può che partire da Don Bosco: nel bene o nel male il Palio 2025 in casa gialloblù sarà un Palio di svolta, come dichiarato dallo stesso Tittia. Il cavallo c'è, tutto il resto anche. Unica incognita, saper gestire un palio dove si è fin dall'inizio a candidati numeri uno.
Torretta: l'anno scorso è stato un Palio gestito in maniera magistrale, con un crescendo rossiniano. Quest'anno il rettore Davide Penna ha sicuramente più carte scoperte e una rima che balza in testa: "Torretta doppietta".
Santa Caterina: lo scorso anno la "Santa" ha onorato il Palio e la rivalità, cercando in ogni modo che il sendallo si fermasse prima di corso Torino, Le motivazioni per vincere sono tante e forse i rossocelesti ne hanno una in più. Topalli dal suo ha fatto vedere bene nelle prove.
Santa Maria Nuova: la Signora del Palio ha ben impressionato in queste due giornate, con Diamante Sauro autore di ottimi spunti e di ottimi allunghi. Ai rosa - azzurri un occhio bisogna darlo, sempre.
San Lazzaro: discorso analogo come sopra. I gialloverdi non scendono mai per onor di firma. Tre settimane fa, in quel di Siena, poi, Gingillo ha fatto vedere di che pasta è fatto come fantino.
San Secondo: il rione del Santo ha fatto vedere un'accoppiata di tutto rispetto. Inoltre il feeeling con Bighino sembra funzionare bene, e l'anno scorso ha portato ad ottimi risultati.
San Pietro: al Battistero il Palio manca da tanto troppo tempo, per un borgo che cresce sotto molti punti di vista il drappo è il coronamento di un progetto portato avanti negli anni. Il borgo ha rinnovato la fiducia a Marco Bitti, segnale di un ottimo rapporto e di una collaborazione orami radicato.
Tra gli outsider, sicuramente Viatosto, con un'ottima accoppiata, è quello che può impensierire di più. Molto dipenderà da un eventuale accesso in finale e le dinamiche della mossa. San Silvestro ha ben dimostrato in questi anni di aver azzeccato le scelte per la corsa, e con Carlo Sanna, almeno la finale è d'obbligo. Altri due rioni che dovranno rodare la monta saranno Cattedrale, con Andrea Coghe, e San Martino San Rocco con Dino Pes. Stesso discorso per San Paolo, che con Mattia Chiavassa inaugura probabilmente un nuovo ciclo. Ciclo nuovo anche per San Marzanotto, unico borgo ancora a digiuno di vittoria, che porta in piazza Alessio Migheli. Non è partito bene invece il Palio per Tanaro, con una caduta fortunatamente senza conseguenze per Ambra da Clodia. Sulle sponde del fiume però si ricordano di come era iniziato un Palio, quello del 2010....
E tra i comuni? Dopo l'esonero dalle viste, Moncalvo ha ben impressionato il nuovo arrivo Exuberant, e il Palio insegna che la storia è fatta anche con scelte che arrivano improvvise. Altro importante comune che ultimamente ha sempre centrato la finale è San Damiano, anche qui da tenere d'occhio nonostante il cambio di monta durante la settimana del Palio. Nizza, invece, ha mostrato alcuni problemi al canapo in questi due giorni: un allineamento difficoltoso potrebbe penalizzare i giallorossi, partendo magari da una posizione di svantaggio. Montechiaro ha puntato su Silvano Mulas, e l'ambizione minima - come dichiarato dalla rettrice - è la finale. Castell'Alfero ha ambizioni con Caria, Baldichieri si prepara ad una nuova avventura con Alessandro Cersosimo, mentre a Canelli è ormai di casa Massimo Columbu.
Giusto, sbagliato? Come sempre sarà la piazza a dare il verdetto. Una cosa è certa. Per un popolo, questa sarà la sera che verrà ricordata per tutta la vita. Per gli altri venti, sarà una sera di inizio settembre.