/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 30 settembre 2025, 09:45

Torino, Italian Tech Week: a che punto siamo con l’innovazione delle imprese piemontesi?

Ne parliamo con Sara Codispoti (Implementation Manager Eos Solutions Cuneo) «Aiutiamo le aziende cuneesi ad ottimizzare i processi e a ridurre i costi grazie all’ai: dobbiamo vincere le paure, anche quella dei dazi usa»

Eos Solutions si è specializzata nell’innovazione digitale Microsoft AI-Driven, un unicum nel vostro territorio di competenza. Vi sentite un motore di sviluppo strategico per la Provincia di Cuneo?

«Se guardiamo alla provincia di Cuneo oggi, vediamo un territorio che sta scrivendo una storia unica nel panorama nazionale. I dati del primo trimestre 2025, diffusi da Confindustria Cuneo, e recenti articoli parlano piuttosto chiaro identificando nella “Granda” un caso virtuoso. Possiede un tessuto imprenditoriale fortemente orientato all’export, capace di innovare restando fedele ai propri valori e alla propria tradizione, che qui rappresenta un motore culturale oltre che economico.

In questo contesto non vogliamo essere solo un fornitore di tecnologia, ma anche un partner strategico, che vuole allenare le aziende a guardare al futuro con serenità. Senza paura, senza temere nulla, neanche la non certo rassicurante prospettiva dei dazi Usa. Infatti, grazie all’AI possiamo supportare le imprese automatizzando le attività amministrative e riducendo il carico operativo, generando previsioni finanziarie e di vendita più accurate. E ancora, si può ottenere una pianificazione ottimizzata della produzione, il potenziamento del customer service rendendolo conversazionale attraverso l’AI, oltre alla personalizzazione dei processi decisionali, grazie a dati sempre più predittivi, contestualizzati e facilmente interpretabili».

Dipendenti in crescita, molti di essi sono giovani under 30 e quasi il 30% del totale sono donne: intendete proseguire con questo trend anche in futuro? 

«La crescita della sede di Cuneo non è frutto del caso o degli eventi, ma il risultato di una visione chiara e coerente: crescere nel territorio e con il territorio, contribuendo al suo sviluppo non solo attraverso l’innovazione tecnologica, ma mettendo al centro le persone. La nostra è oggi una sede giovane, multiculturale, dove l’esperienza incontra la voglia di innovare: crediamo nella parità di genere non come obiettivo da raggiungere, ma come condizione necessaria per creare ambienti sani, evoluti e realmente innovativi. 

Come donna manager, sento ogni giorno l’importanza di dare spazio, voce e visibilità al talento femminile, e di contribuire a costruire una cultura aziendale in cui le differenze siano una risorsa, mai un ostacolo. Infine, collaboriamo attivamente con scuole, università e associazioni, perché formare e attrarre nuove competenze è una responsabilità collettiva».

Qual è stata la risposta delle aziende cuneesi alle vostre soluzioni per la digitalizzazione delle imprese? 

«Spesso, da fuori, la provincia di Cuneo viene correlata alla definizione di “bugia nen”. Ma chi conosce davvero la Granda sa che dietro a quell’espressione non c’è immobilismo, bensì qualcosa di molto più profondo. “Bugia nen” non significa restare fermi per principio, ma agire solo quando è davvero necessario.

È proprio questo atteggiamento che ritroviamo ogni giorno nelle imprese con cui collaboriamo: aziende solide, profondamente radicate nel territorio, ma capaci di immaginare il futuro e affrontarlo con concretezza. Visionarie, sì, ma sempre con i piedi per terra.

Abbiamo avuto l'opportunità di lavorare con realtà appartenenti a settori molto diversi tra loro: dall’agroalimentare alla meccanica avanzata, dal retail specializzato alla logistica sanitaria, dai sistemi per la mobilità al mondo delle lavorazioni orafe.
Questa varietà ci ha permesso di osservare da vicino la ricchezza e la vitalità del tessuto produttivo cuneese, che ha accolto le nostre proposte con grande apertura, proprio perché costruite su misura per una mentalità concreta orientata al risultato».

Un progetto che avete in cantiere? 

«Stiamo lavorando su diversi progetti e sempre di più questi si integrano e arricchiscono con l’AI. Stiamo sviluppando pertanto sistemi di auto compilazione della fattura passiva e gestione automatica dei carichi che permettono di generare automaticamente i documenti tenendo conto dei dati storici.

Ma non ci fermiamo qui. Non abbiamo solo progetti esterni, stiamo investendo molto anche sull’innovazione interna, perché crediamo che l’AI non debba essere solo una tecnologia da proporre, ma una leva concreta per migliorare la qualità della delivery.
Stiamo lavorando su strumenti per supportare i team in tutte le fasi progettuali: dalla gestione intelligente dei requisiti, ai test automatici.

L’obiettivo è quello di ridurre le attività ripetitive, e lasciare spazio alla consulenza, alla relazione, alla strategia. Esempio concreto è Il nostro hackathon aziendale, che ogni anno coinvolge tutte le sedi EOS per far emergere nuove idee da proporre: l’ultima edizione ha avuto proprio l’AI come protagonista, e molte delle proposte sono già diventate prototipi in fase di validazione».



 

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium