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Eventi | 01 ottobre 2025, 13:05

Villafranca, successo per l'omaggio a Bordone: l'evento tornerà nel 2026

Grande partecipazione per il secondo appuntamento dedicato allo storico. Il sindaco Macchia: "Replicheremo la prossima estate"

Nell'immagine il sindaco Macchia con gli eredi, dopo lo scoprimento della targa

Nell'immagine il sindaco Macchia con gli eredi, dopo lo scoprimento della targa

Un importante successo che pone le basi per il futuro. L'evento "Sarebbe piaciuto a Renato...", lanciato quest'anno dal Comune di Villafranca, tornerà anche nel 2026. L'annuncio è stato dato dal sindaco Anna Macchia di fronte al folto pubblico che sabato scorso ha riempito il giardino di Villa Saxer, con un centinaio di persone presenti per l'occasione.

La giornata ha rappresentato il secondo appuntamento dedicato alla memoria dello storico Renato Bordone, un'iniziativa che si è confermata vincente. A giugno, oltre sessanta persone avevano già partecipato alla passeggiata nel bosco della vallata del rio Valporino, un luogo caro a Bordone fin dall'infanzia. "L'evento, già riuscito nell'esordio di giugno, è andato ulteriormente in crescendo sabato scorso", ha sottolineato il sindaco. "La sua formula originale coinvolge, oltre ai villafranchesi, anche molte persone venute da fuori. Ripercorrendo le tracce lasciate da Bordone scopriamo o approfondiamo aspetti del nostro paese, che era anche il suo posto del cuore. Per tutti questi motivi replicheremo l'evento la prossima estate".

L'incontro a Villa Saxer è stato un'occasione speciale, che ha unito l'omaggio allo storico alla curiosità di visitare per la prima volta la dimora settecentesca, donata al Comune nel 2022 dalle famiglie Oggero, Ortona e Rossi Jost. "Una partecipazione davvero di rilievo", ha commentato Macchia, "grazie a loro e a Bordone abbiamo fatto un lungo viaggio nella storia". A sorpresa, una nutrita rappresentanza degli eredi delle famiglie donatrici, arrivati da Roma, Milano e Torino, ha partecipato all'evento, condividendo con i presenti ricordi carichi di nostalgia e allegria legati alle loro villeggiature a Villafranca.

Durante la giornata si sono susseguiti numerosi interventi. I testimoni locali Rita Veglio e Paolo Aubert Gambini hanno raccontato con affetto le loro frequentazioni nella villa. Donatella Gnetti ha analizzato alcuni libri degli anni Trenta ritrovati nella dimora, mentre Valter Prigione ha illustrato la ricchezza delle falde acquifere della zona.

Particolarmente toccanti sono stati i contributi personali legati alla figura di Bordone. La moglie Patrizia ne ha sottolineato l'amore per la storia con aneddoti inediti, mentre la figlia Bianca ha letto alcuni scritti del padre e su di lui, tracciati da Renato Gendre. Un sentito ricordo è giunto anche da Franco Correggia, amico fraterno dello storico.

Al termine della giornata è stata scoperta una targa di ringraziamento ai donatori di Villa Saxer. Ma lo sguardo è già rivolto al futuro: il Comune, come spiegato da Mauro Pittarelli, a capo dell'Ufficio Tecnico, punta a trasformare la dimora in un polo culturale. Si cercano ora idee e fondi per far rivivere l'edificio. "Ci confronteremo con le associazioni del territorio", ha annunciato il sindaco, "e non escludiamo un concorso di idee rivolto ai professionisti del settore".

Redazione

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