ROMA (ITALPRESS) - "E' una notizia straordinaria, è un giorno storico. Penso che dobbiamo dare merito al lavoro straordinario portato avanti in particolare dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma dobbiamo anche ringraziare i numerosi mediatori, a partire dallo sceicco Al Thani, principe del Qatar, con il quale ho parlato anche ieri sera, il presidente egiziano Al Sisi, il presidente turco Erdogan. C'è stato un lavoro di squadra che è stato estremamente prezioso e che ci consente oggi di iniziare una fase nuova". Così il premier Giorgia Meloni in collegamento telefonico con lo Speciale Tg1 sull'accordo per la tregua a Gaza."Ovviamente c'è ancora moltissimo lavoro da fare, quello di cui si parla è la realizzazione della prima fase del piano di pace. Un piano di pace complesso, che sarà lungo, ci sarà bisogno del sostegno di tutti ma penso davvero che sia un nuovo inizio - ha proseguito Meloni -. Ho visto immagini commoventi della popolazione di Gaza che festeggiava quello che sta accadendo. Dobbiamo festeggiare tutti ma dobbiamo anche continuare a tenere l'attenzione sul lavoro molto delicato e importante che va fatto"."Penso che dobbiamo essere orgogliosi del contributo silenzioso ma costante che l'Italia ha dato in tutta questa fase - ha sottolineato il premier -. Ribadisco che l'Italia è pronta a fare la sua parte, è pronta a contribuire alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo di Gaza, chiaramente con l'ottimo rapporto che può vantare con tutti gli attori della regione"."In questa fase si parla soprattutto di una tregua, di rilascio degli ostaggi, che era la condizione essenziale per avviare un percorso di pace, e dall'altra parte di un primo arretramento delle forze israeliane a Gaza - ha detto ancora Meloni -. Chiaramente c'è tutto il tema del disarmo di Hamas, c'è il tema di fare in modo che non ci siano nuovi insediamenti in Cisgiordania, e la gestione di una fase transitoria particolarmente della Striscia di Gaza. Se Hamas non deve avere alcun ruolo, come mi pare siamo tutti d'accordo, dall'altra parte sappiamo anche che l'Autorità Nazionale Palestinese ha bisogno di un percorso di riforma - ha sottolineato il presidente del Consiglio -. C'è un ruolo che la comunità internazionale, e particolarmente i Paesi arabi e della regione, devono giocare per garantire transitoriamente un governo, e poi ci sarà bisogno di monitoraggi e di un impegno della comunità internazionale che verrà valutato nelle prossime ore, ci sono e ci saranno interlocuzioni su questo, per garantire che tutto funzioni come deve funzionare. In questo senso anche l'Italia è pronta a fare la sua parte. Se ci verrà chiesto un contributo siamo ovviamente pronti a stare in prima linea. C'è il tema della ricostruzione su cui potremo dire la nostra e ci lavoreremo insieme ai nostri partner - ha aggiunto il premier -. In questo caso c'è stata una convergenza molto ampia della comunità internazionale sulla proposta di piano di pace degli Stati Uniti, dai paesi europei ai paesi arabi, ai paesi del Golfo, a Israele, c'è stata una convergenza di volontà per terminare una crisi che oggettivamente non era più sostenibile".- Foto IPA Agency -(ITALPRESS).
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