Dopo due anni di chiusura forzata, il Movicentro di Asti è pronto a riaccogliere cittadini, viaggiatori e pendolari. La riapertura è fissata per giovedì 16 ottobre alle 19, con un’inaugurazione che vedrà anche il debutto di un ristorante orientale, nuovo inquilino degli spazi un tempo dedicati alla ristorazione. Dal giorno seguente, venerdì 17 ottobre dalle 6 del mattino, la passerella su corso Einaudi e i collegamenti con corso Savona torneranno pienamente accessibili.
L’impegno progettuale di Piero Ronfani
Tra i principali protagonisti di questa rinascita c’è l’architetto Piero Ronfani, che ha seguito da vicino la progettazione e gli interventi di riqualificazione. “Chi entrerà al Movicentro troverà un ambiente completamente diverso da come lo ricordiamo – spiega –. È pulitissimo, luminoso, curato nei dettagli: finalmente un luogo che trasmette decoro e sicurezza. Abbiamo fatto appello anche al senso civico dei cittadini, perché questa volta la struttura resti così”.
Ronfani racconta come l’accordo tra Asp e il nuovo gestore del ristorante sia stato pensato proprio per evitare che l’area torni luogo di bivacchi: “Il corridoio verrà chiuso la sera insieme al ristorante, intorno alle 23.30, e riaperto la mattina molto presto, quando l’Asp inizia le proprie attività. In questo modo la zona sarà sempre presidiata, anche indirettamente, grazie alla presenza continua di personale”.
Il ristorante e l’investimento del gruppo cinese
Il nuovo locale, progettato dallo stesso Ronfani, è frutto di una collaborazione con un gruppo imprenditoriale di origine cinese già attivo a Imperia, dove ha realizzato un ristorante di successo. “Questo gruppo sta crescendo molto – spiega l’architetto –. Dopo Asti apriranno anche ad Arma di Taggia e a Ventimiglia, con due grandi strutture di oltre mille metri quadrati. Qui ad Asti il ristorante impiegherà più di venti persone, un segnale importante anche dal punto di vista occupazionale”.
Gli interni, curati nel dettaglio, uniscono materiali importati direttamente dalla Cina agli elettrodomestici italiani: “Abbiamo scelto prodotti italiani per la manutenzione e l’assistenza. L’impresa cinese ha lavorato in tempi record, consegnando un ambiente davvero bellissimo, con una forte identità estetica orientale”.
Un segnale per la riqualificazione dell’area
Ronfani sottolinea come la riapertura del Movicentro rappresenti non solo un traguardo per la città, ma anche un segnale di rilancio per tutta la zona: “È un altro passo verso la riqualificazione di corso Einaudi. Di fronte, l’ex Bingo, già cinema Lux ospiterà una nuova attività commerciale. Era uno dei cinema più eleganti di Asti, e la sua rinascita contribuirà a dare nuovo slancio all’intero quartiere”.
Positivo il commento dell' assessore Luigi Giacomini: "Si chiude un iter partito con la chiusura per motivi precauzionali della passerella pedonale, che era diventata luogo di spaccio e degrado. Siamo contenti di restituire alla fruizione di tutti questo pezzo di città: oltre al presidio, ci saranno telecamere di ultima generazione per garantire la sicurezza".
Un tassello importante, dunque, in un progetto più ampio di rigenerazione urbana. Dopo anni di degrado e chiusure, il Movicentro torna a essere un punto di riferimento per chi arriva o parte da Asti, ma anche un simbolo concreto di come collaborazione pubblica e privata possa produrre risultati duraturi.














