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Top News | 14 ottobre 2025, 13:44

Catastrofi naturali, al via primo Think Tank su prevenzione danni

Catastrofi naturali, al via primo Think Tank su prevenzione danni

ROMA (ITALPRESS) - E' stato presentato oggi a Roma Natural Risk Forum (NRF), il nuovo Think Tank promosso dal Gruppo Unipol con l'obiettivo di lanciare una piattaforma di dialogo tra istituzioni, comunità scientifica e settore privato al fine di stimolare una riflessione ampia e strategica sui rischi catastrofali naturali e il loro impatto sociale, economico e produttivo sul Paese.L'Italia è, infatti, tra i Paesi europei più esposti agli eventi naturali estremi: in tale contesto il Natural Risk Forum promuove una analisi sui modelli di governance più adatti ad affrontare le diverse fasi di gestione dei rischi - mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione - con l'obiettivo di contribuire alla resilienza del tessuto sociale ed economico dei territori, alla riduzione dei danni e alla diffusione di una cultura del rischio.L'incontro odierno si è articolato in diverse sessioni tematiche dedicate a monitoraggio e consapevolezza del fenomeno, governance istituzionale e strategie di prevenzione e mitigazione dei rischi.Ad aprire i lavori, dopo l'introduzione di Stefano Genovese (Head of Institutional & Public Affairs, Unipol Assicurazioni e Coordinatore del Think Tank), i saluti istituzionali di Nello Musumeci (Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare), seguiti da un messaggio di Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) e l'intervento di Federico Eichberg (Capo di Gabinetto, Ministero delle Imprese e del Made in Italy).Sono intervenuti poi Pino Bicchielli (Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, Camera dei Deputati), Stefano Cappiello (Dirigente Generale, Direzione V Regolamentazione e Vigilanza del Sistema Finanziario, Ministero dell'Economia e delle Finanze), Guido Castelli (Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, Presidenza del Consiglio dei Ministri), Massimo Chiappini (Direttore di Ricerca del Dipartimento Ambiente, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV), Daniela D'Agostino (Chief Property & Casualty Officer, Unipol Assicurazioni), Sestino Giacomoni (Presidente, Consap), Luigi Ferrara (Capo Dipartimento Casa Italia, Presidenza del Consiglio dei Ministri), Gianfrancesco Romeo (Direttore Generale della DG Consumatori e Mercato, Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Maria Siclari (Direttore Generale, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA) e Giulia Zanotelli (Coordinatrice della Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Assessore all'agricoltura, ambiente e difesa idrogeologica della Provincia autonoma di Trento).Nel corso dell'evento è stato presentato uno studio del Natural Risk Forum, realizzato con il contributo tecnico di Deloitte, che ha offerto un'analisi aggiornata su rischi catastrofali naturali in Italia.Il nostro è tra i Paesi europei maggiormente esposti a questo genere di rischi. Negli ultimi cinquant'anni si sono verificati circa 115 eventi, pari a circa il 7% del totale europeo, ma con danni diretti 3 che raggiungono i 253 miliardi di euro, ovvero oltre il 30% del totale europeo.Questa sproporzione è dovuta al particolare profilo di rischio del Paese, dove i terremoti - di cui l'Italia è seconda in Europa per frequenza dopo la Grecia - rappresentano il 68% dei danni complessivi.Il quadro territoriale conferma un'esposizione diffusa: il 95% dei Comuni è soggetto a rischio idrogeologico, il 35% della popolazione vive in aree a elevata pericolosità sismica e un ulteriore terzo in zone a rischio medio. Inoltre, quasi un quarto del territorio nazionale (23%) risulta esposto al rischio di frane. Questi dati collocano l'Italia al primo posto in Europa per ammontare dei danni diretti registrati negli ultimi 50 anni.Lo studio ha quindi sviluppato una proiezione sui prossimi cinquant'anni, stimando - in uno scenario inerziale, privo di interventi aggiuntivi in prevenzione - danni diretti per circa 343 miliardi di euro e danni indiretti 5 per ulteriori 247 miliardi. Il danno totale attualizzato risulta pari a 590 miliardi di euro.A seguire l'analisi evidenzia l'efficacia economica degli investimenti preventivi: in uno scenario alternativo, che prevede 5 miliardi di euro annui di investimenti in prevenzione per i prossimi cinque anni - un livello in linea con quanto storicamente speso in ricostruzione - il risparmio potenziale sui danni complessivi risulta pari a 246 miliardi di euro. In altri termini, ogni euro investito in prevenzione genera un ritorno di circa 11 euro in termini di minori costi per la collettività."Il Governo italiano ha chiamato le Compagnie a farsi carico della protezione e della ripartenza delle economie di interi territori colpiti - ha detto Stefano Genovese -. Si tratta di un compito che non può essere svolto senza un approccio integrato e plurale. Serve una governance condivisa, guidata dall'interesse collettivo e allargata a tutti gli attori pubblici e privati attivi nella filiera della mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione. Il Natural Risk Forum si propone di ospitare il confronto e promuovere modelli di governance adeguati alla sfida". "Sono molto contento di partecipare al lancio di questa piattaforma, è infatti solo attraverso il confronto e la condivisione di conoscenze che possiamo costruire strategie comuni per affrontare in modo responsabile e lungimirante i rischi catastrofali naturali", ha sottolineato Luigi Ferrara. Per Guido Castelli "la ricostruzione del Centro Italia è oggi la frontiera italiana della riduzione del rischio. Abbiamo imparato che ricostruire non significa tornare indietro, ma andare avanti in sicurezza. E' un dovere verso le comunità che hanno sofferto e un investimento per l'intero Paese, perchè prevenire i disastri significa proteggere il futuro". - foto Unipol -(ITALPRESS).

Agenzia Italpress

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