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Attualità | 17 febbraio 2020, 14:51

Anche ad Asti si manifesterà per invocare l'immediata liberazione di Patrick Zaky

Lo studente e attivista per i diritti umani è stato arrestato lo scorso 7 febbraio all’aeroporto del Cairo

Anche ad Asti si manifesterà per invocare l'immediata liberazione di Patrick Zaky

I media nazionali in questi giorni stanno dando grande risalto alla vicenda di Patrick George Zaky, attivista per i diritti umani e studente del master internazionale Erasmus Mundus “Gemma” in Women’s and Gender Studies presso l’Università di Bologna, arrestato il 7 febbraio all’aeroporto del Cairo, dove era arrivato per trascorrere un periodo di vacanza in famiglia nella sua città natale, al-Mansoura, in Egitto. Il giovane è stato bendato e ammanettato durante le 17 ore del suo interrogatorio relativo al lavoro che svolge in materia di diritti umani e allo scopo della sua residenza in Italia. Il giorno seguente all’arresto, i pubblici ministeri di al-Mansoura hanno ordinato la sua detenzione per 15 giorni in attesa d’indagini su accuse che si riferiscono ai suoi studi e al suo impegno come attivista.

“Le notizie circa l’arresto di Patrick George Zaky, formalizzato solo dopo molte ore dal fermo di polizia all’aeroporto del Cairo, i trattamenti subiti e l’attuale condizione di detenzione destano forti timori. Sabato 15 febbraio i giudici hanno rigettato la richiesta di scarcerazione e confermato la detenzione per Patrick che tornerà in tribunale il 22 febbraio”, sottolinea una nota di Amnesty International. Nella quale si precisa che l’associazione per i diritti umani ritiene che Patrick Zaky sia un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro sui diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Oltre agli appelli che in pochi giorni hanno già raccolto migliaia di firme (https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/), in diverse città italiane si sono svolte e/o si stanno organizzando manifestazioni per chiedere “Libertà per Patrick”. Marise George Zaky, sua sorella, in una breve lettera inviata ad Amnesty International ha scritto: “Grazie per tutto quanto state facendo. Voglio dirvi che Patrick ha bisogno di tutto il vostro sostegno per tornare libero”.

Anche ad Asti si svolgerà una manifestazione in suo supporto: un’iniziativa apartitica (quindi senza bandiere e/o simboli di partiti politici) in programma venerdì 21 febbraio alle 18.30 in piazza San Secondo.

Promotori e aderenti dell’iniziativa sono: Amnesty International Asti, Asti Pride, Rete Welcoming Asti, Fridays For Future Asti, Collettivo Universitario Asti Servizio Sociale, Non Una di Meno Asti, Casa del Popolo-Ass. A Sinistra, Comitato ARCI Asti Langhe e Roero, ADL Culture, ACLI Asti, Caritas Asti, Ufficio Pastorale Migranti Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Ananse, Noix de Kola, Coordinamento Asti Est, Libera Asti, Legambiente Asti, Altritasti.

Per ulteriori informazioni: amnesty.asti@gmail.com

Redazione

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