/ Sanità

Sanità | 19 novembre 2018, 11:30

Un anno tra i ghiacci per il medico astigiano Gianluca Ghiselli

Si occuperà della salute della comunità di ricercatori in Antartide

Un anno tra i ghiacci per il medico astigiano Gianluca Ghiselli

È partito il 12 novembre per un’appassionante missione che, indubbiamente, lascerà un bagaglio di esperienze unico.

Il dottor Gianluca Ghiselli, 55 anni, attuale Direttore del Pronto soccorso dell’Ospedale Cardinal Massaia, è volato in Antartide, in qualità di medico per l’avvicendamento del personale in forza alla stazione italo francese Concordia, punto avanzato della ricerca scientifica in ambienti estremi, coordinata per l’Italia dal Consiglio nazionale delle Ricerche e l’Enea.

Una missione estrema, in quanto la base (permanente dal 2005) è posta a oltre 3200 di altitudine a quattro ore di volo da altre più vicine, per studiare climatologia, sismologia, fisica dell’atmosfera, e osservare la volta celeste.

L’Antartide è infatti ancora un luogo incontaminato di fondamentale valore per la conoscenza del passato e la previsione del futuro del pianeta, un continente di terra ricoperto da ghiaccio spesso 3500 metri.

Il dottor Ghiselli ha raggiunto la Nuova Zelanda e poi a otto ore di aereo la base Mario Zucchelli posta nella baia di Terranova nel Mare di Ross e ora si trova nella stazione Concordia a 1200 chilometri, sul plateau dell’Antartide orientale.

Nelle scorse settimane il dottor Ghiselli, ricevuto dal sindaco di Asti, Maurizio Rasero e dalla Giunta, ha ricevuto il Sigillo della Città.

Dottor Ghiselli, per questa sua nuova esperienza, ha dovuto superare una selezione che ha riconosciuto la sua grande esperienza nell’affrontare emergenze. Perché ha deciso di intraprendere questa esperienza

“Ero affascinato da un’esperienza di questo tipo da un po’ di tempo, poi a inizio anno avevo ascoltato l’intervista di un componente di Enea (ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell'energia e ambiente) che cercava personale medico allora ho inviato il mio curriculum”.

Indubbiamente il Pronto soccorso è una palestra molto allenante, ma ha dovuto prepararsi in un modo particolare per affrontare questa esperienza?

“No (ride), faccio regolarmente attività fisica e abbiamo passato una settimana sul Monte Bianco per provare la quota, in realtà l’adattamento si può sviluppare solo vivendo certe temperature, il corpo si dovrà abituare. Attualmente in Antartide è estate e le temperature sono sui -30°, ma l’inverno (da maggio ad agosto) sarà davvero buio e duro con –80, 85° e praticamente tutti i collegamenti sono interdetti, saremo praticamente isolati.

Di cosa si occuperà esattamente e cosa si aspetta di ricevere in termini di esperienze umane?

“Farò il mio consueto lavoro, occupandomi della salute della comunità di ricercatori tra i 24 e i 45 anni, sperando ovviamente di lavorare il meno possibile. Sarà una sorta di esperimento sociale. Una sfida con me stesso e la convivenza con tutto il gruppo”.

E se stesse male lei?

“Ci sarà anche un collega dell’Agenzia Spaziale Europea che farà dei test su di noi che ci siamo offerti come cavie. L’isolamento al quale saremo soggetti per molti mesi è paragonabile alla vita su Marte”.

La 34a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), si potrà seguire anche sulla pagina facebook ItaliAntartide - 34 spedizione

In bocca al lupo al dottor Gianluca Ghiselli che per un anno sarà in aspettativa dal Pronto Soccorso di Asti che sarà diretto in sua assenza dal dottor Marcello Cottafavi.

Betty Martinelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium