Anche per le festività di quest’anno torna in scena la storica rappresentazione della fiaba di Natale con la compagnia del Gelindo. A guidare il gruppo, come sempre Adriano Rissone, ma con alcune novità: la parte di Aurelia e Alinda (figlia e moglie del pastore Gelindo, per anni interpretate da Enrica Cerrato e Anna Roero), avranno i volti di Ileana Pastrone e Loredana Morra, mentre il ruolo del garzone Tirsi sarà di Federico Trento (al posto di Gianluigi Porro). Nei panni della Madonna, Antonella Guelfo (era Emanuela Cavallo). Si confermano invece Giglio Grasso, Giulio Berruquier, Franco Idino, Giovanni Berardi, Giorgio Zappa, Mamadou Seck, Mingo Gazzera. Tra le guardie di Erode, new entry di Pino Papararo con Lillo Agrò e Giovanni Ceron. Supporto tecnico e organizzativo, di Domenico Martinetto, Giorgio Gallo e Maurizio Rossi. Rammentatrice Giuseppina Bellezza.
Il testo scritto quarant’anni fa da Luciano Nattino si ispira alla “divota cumedia” della tradizione monferrina, che racconta le vicende del pastore arrivato per primo alla capanna di Gesù. Una narrazione antica, che in questa versione si alleggerisce, arricchendosi di spunti comici, ma lasciando inalterata la poesia della storia nel delineare i caratteri dei vari personaggi dell’ingenua famiglia di pastori, alle prese con il miracolo della Natività e con il soprannaturale. Elementi lontanissimi dalla vita quotidiana delle campagne piemontesi. Un contrasto incarnato perfettamente nelle riflessioni del protagonista, il diffidente e ottuso Gelindo, che non riesce del tutto a farsi affascinare dal miracolo della nascita di Gesù.
Primo appuntamento giovedì 20 dicembre alle 21 alla Casa del Popolo di via Brofferio, a cui seguirà una replica venerdì 28 al teatro di Tigliole e il 5 gennaio a Strambino (To). Durante le serate verranno raccolti fondi per le associazioni di volontariato astigiane.