Il cosiddetto reddito di cittadinanza partirà dal mese di aprile 2019 e l'assegno nasce come una misura di contrasto "alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, nonché a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”.
Non molto diverso dal REI (Reddito di inclusione) approvato solo nel 2017 dal Governo Gentiloni, ma molto più "ampio", sia nella platea che toccherà, sia nella cifra. Poco meno di 2 milioni per il REI, circa 6 per il Reddito di cittadinanza. L’assegno massimo del REI, inoltre, arrivava a 540 euro, mentre quello del RDC è di 780 euro.
C'è il rischio che possa diventare una misura non sostenibile o, peggio che possa incentivare l'attitudine italica ad "aggirare gli ostacoli"?
I sindaci, che il loro territorio lo conoscono bene, possono funzionare da termometro e a questo proposito Christian Giordano, sindaco di Villanova d'Asti ha reso note alcune sue preoccupazioni.
"Non ho mai nascosto le mie 'perplessità' su questo governo, ma mi rendo conto che quando ci si confronta con le persone ci si scontra con la realtà.
Villanova d'Asti è un comune piccolo, circa 50/60 persone percepiscono il Rei, mi rendo conto che la fattibilità di questo Reddito di Cittadinanza, rischia di essere uno spreco di risorse.Vorrei capire, infatti, come il governo pensa di trovare le risorse e 4 milioni di posti di lavoro o anche solo un milione e mezzo. inoltre molte persone che chiedono il Rei sono spesso persone con una certa formazione o che situazioni difficili della vita li hanno portati ai margini della società. Per quale motivo - continua il sindaco - un'azienda dovrebbe assumere persone che sono fuori dal lavoro da tantissimi anni se non marginalmente? A me sembra assistenzialismo puro. Era meglio il Rei e non sottrarre risorse, di fatto, al mondo del lavoro o sui giovani per spostarle sulla spesa corrente. Non abbiamo fatto altro che drenare risorse.
Il sindaco è poi preoccupato per un fatto capitato sul suo territorio.
"I professionisti dei benefit esistono. Una famiglia di Villanova ha chiesto la separazione della residenza in un modo molto anomalo (stabilendo, ogni famiglia, un luogo per un coniuge o convivente ed un altro per l’altra persona). Io voglio capire. Non voglio che paghi la comunità e ho chiesto controlli ai miei vigili. Mi auguro sia tutto corretto, magari la norma dà ragione a loro. Secondo me i furbetti si stanno attrezzando".