Importante fare il bene in maniera discreta e attiva, ma è giusto far conoscere che cosa, in una città, si faccia a favore di alcune fasce fragili della popolazione.
Il Comune di Asti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti hanno presentato un progetto, in realtà già attivo dall'anno scolastico 2016- 2017, che riguarda l'integrazione per autonomia e comunicazione nelle scuole, di ragazzi con disabilità gravi o gravissime.
Il servizio a cura del Comune, dal costo di 840.000 l'anno su un monte ore di 48.180 ore, prevede il supporto e l'integrazione degli insegnanti di sostegno nelle scuole elementari, medie e superiori, con un'attenzione anche sugli asili nido.
I bambini e ragazzi che partecipano a questo progetto sono 193: 131 delle scuole elementari e medie, 4 al nido, 49 alle superiori.
Numeri importanti che necessitano di fondi notevoli, il Comune sostiene la parte principale, circa 500.000 euro, 80.000 euro l'anno vengono erogati dalla Fondazione, 240.000 dalla Provincia tramite la Regione.
Personale adeguatamente formato, grazie anche ad una collaborazione della Asl, copre dalle 5 alle 10 ore settimanali, a seconda della gravità dei casi.
Un vero progetto di inclusione che trova collaborazione tra istituzioni.
Sostiene il sindaco Maurizio Rasero: "La Fondazione aiuta soggetti del territorio a 360 gradi e grazie a questa sinergia, per esempio nello sport anche determinate strutture costano meno".
"C'è un duplice senso in questo progetto - afferma il presidente della Fondazione Mario Sacco -, quello sociale e quello formativo. L'attenzione è alta e fa bene alla città".
Elisa Pietragalla, assessore all'Istruzione spiega il progetto: "Sperimentale dal 2014, dà supporto all'attività educativa in orario scolastico a ragazzi con disabilità gravi, l'insegnante di sostegno non basta, si integra l' orario con una figura specializzata e oltre materie scolastiche, si cerca di fare acquisire competenze. Nel periodo estivo inoltre si dà la possibilità di frequentare attività extra scolastiche".