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Politica | 23 maggio 2019, 17:59

Conosciamo meglio Marco Allegretti, candidato M5S al Consiglio Regionale

Abbiamo fatto due chiacchiere con l'ing. Marco Allegretti in merito alla sua candidatura e a tematiche connesse

Marco Allegretti con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Marco Allegretti con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Abbiamo fatto due chiacchiere con l'ing. Marco Allegretti, candidato del Movimento 5 Stelle al Consiglio Regionale. 

Ing. Allegretti, lei è un professionista affermato, dal ricchissimo curriculum professionale. Che cosa l’ha spinta a decidere di “mettersi in gioco” candidandosi alle Regionali?

"Grazie per il complimento: alla fine sono solo una persona che ha passato buona parte della vita a studiare e lavorare. Oltre a quella accademica, l’attività professionale che ho svolto è sempre stata su tutto il territorio nazionale ed il fatto che Asti, la città in cui vivo e sono nato, offra possibilità limitate, soprattutto ai giovani, è sempre stato per me motivo di dispiacere. Oggi alla soglia dei “40” sento l'esigenza di mettermi al servizio del mio territorio e del mio paese, di "restituire" qualcosa di quel che ho avuto".

Guardando al territorio, quali benefici ritiene di poter portare all’Astigiano sedendo in Consiglio regionale?

Il mio apporto sarà principalmente quello di un astigiano legato al proprio territorio e che desidera veder risolti quei problemi che sono sotto gli occhi di tutti e che impediscono ad Asti e alla sua provincia, ricca di risorse culturali, naturalistiche e, soprattutto, umane di emergere. Spero quindi di poter mettere a disposizione di Asti, dei suoi cittadini e dei suoi territori quello che ho imparato negli anni, sui temi dell'ambiente, del lavoro, dei trasporti e delle infrastrutture. Nello specifico, devono ad esempio essere riattivate le linee forroviarie sospese che hanno isolato Asti dai suoi territori ed un altro impegno specifico che ho fatto inserire nel programma regionale è quello del recupero dei fabbricati abbandonati: l’ex-ospedale di Asti è un esempio eclatante, ma molte realtà simili sono sul territorio. La Regione ovviamente non ha competenza su tutto, ma ha comunque gli strumenti per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi.

Quello delle infrastrutture – dalla Tav all’Asti-Cuneo, passando per l’infinito confronto sulla tangenziale sud-ovest di Asti – è un tema spesso all’ordine del giorno della politica regionale. Quali politiche ritiene dovrebbe attuare la Regione in merito?

"I giovani astigiani che vogliono crescere professionalmente sono troppo spesso costretti a lasciare la propria città. Gli imprenditori che vogliono sviluppare imprese importanti, devono affrontare problematiche infrastrutturali enormi che li costringono - prima o dopo - a trovare soluzioni altrove; anche le realtà turistiche e culturali non possono essere adeguatamente sviluppate perché i trasporti sono insufficienti. A discapito della propria posizione centrale nella geografia del Piemonte, Asti negli ultimi anni si è vista escludere dal resto dell'Italia, di fatto, attraverso una penalizzazione clamorosa dei nostri territori da parte del trasporto ferroviario locale e nazionale. Riteniamo che oggi sia fondamentale spostare l'attenzione e gli investimenti da progetti esosi con nessun impatto sull'economia reale (come la TAV, ad esempio) verso infrastrutture locali che possano rendere migliore la vita e il lavoro dei cittadini. Per quanto riguarda l'Asti-Cuneo, i lavori sono già stati sbloccati proprio grazie alla presenza M5S in Parlamento, il nostro ruolo sarà solo quello di monitorare che tutto si svolga con corretteza, rapidità ed efficienza: a questo proposito comunque credo che la parola del nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che è venuto a Cuneo pochi giorni fa ed ha garantito la celere riattivazione del cantiere “mettendoci la faccia” valga più di qualsiasi mia dichiarazione. Asti oggi vede un traffico veicolare al livello delle zone più critiche di grandi città del nostro paese, senza essere una grande città: devono quindi essere intraprese azioni urgenti. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, credo quindi che sia innanzitutto necessario potenziarlo decisamente, anziché continuare a ridurlo: nel momento in cui lo avremo reso, con i giusti investimenti, una reale alternativa all’automobile, allora e solo allora si valuterà l’esigenza di realizzare altre infrastrutture".

Oltre quello appena citato, quali ritiene siano gli ambiti sui quali un ipotetico Consiglio regionale a maggioranza M5S dovrebbe intervenire prioritariamente?

"La nostra regione merita una posizione di rilievo nel panorama nazionale: lo sviluppo socio economico dipende da fattori di base come l'efficienza dei trasporti, delle scuole, della sanità. Una attenzione specifica deve essere prestata poi alle tematiche sociali e alle politiche di inclusione, oltre che al supporto all'imprenditoria e al lavoro con particolare attenzione ai giovani e alle categorie più deboli, anche cercando di intercettare più risorse della Comunità Europea, di cui la Regione è un veicolo imprescindibile. Al di là di ciò, credo che la caratteristica vera e vincente del M5S al governo (che sia nazionale, regionale o comunale) risieda nella capacità di identificare e quindi ridurre gli sprechi, in ogni settore: credo sia il motivo vero per cui il Movimento è nato. Le risorse che tutti noi eroghiamo con le nostre tasse sono ingenti: basta quindi potenziare i servizi e tagliare gli sprechi, mentre spesso accade il contrario… In questo ambito, da tecnico, mi sento di poter offrire molto alla collettività".

Per quali ragioni gli elettori piemontesi dovrebbero dar fiducia al Movimento 5 Stelle, appoggiando la candidatura di Giorgio Bertola a presidente?

"Il Movimento ha ampiamente dimostrato di poter portare grandi risultati in ogni ambito di governo, a tutti i livelli. Oggi, ancora più di ieri, sta affiancando al criterio della rappresentatività popolare quello della competenza e dell'esperienza. Giorgio Bertola incarna al 100% questa evoluzione e io auspico di poterlo affiancare in consiglio regionale in questo progetto di crescita felice e sostenibile per la nostra Regione".

Cpe


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