Lunedì scorso, presso la Casa di Riposo “Mons. Marello” di Asti, sono stati festeggiati i 100 anni compiuti dalla signora Dovilia Malandrone, nata ad Asti il 5 maggio 1919.
Un amore così grande... un amore così
Dovilia Malandrone: 100 anni e non sentirli. Una vita spesa per gli altri, un sorriso sempre per tutti e un amore così grande per suo marito Firmino Avidano, classe 1926. I due hanno vissuto per tantissimi anni nel loro appartamento di corso Dante. Una coppia vera, un amore sbocciato durante l'adolescenza, destinato a diventare un punto di riferimento per tutti, ufficializzato con le nozze del 3 giugno 1948. Perché la storia di Firmino e Dovilia commuove, intenerisce e fa riflettere. Perché la misura dell'amore è davvero amare senza misura e loro ne sono un esempio vivente.
Dovilia e Firmino hanno sempre fatto tutto insieme, anche le cose più semplici e banali come andare a buttare la spazzatura o pagare una bolletta. Sempre mano nella mano, però. Chi lo ha detto che a 100 anni l'amore svanisce? Per Dovilia e Firmino l'amore non è mai svanito, ma si è alimentato della loro tenerezza ogni singolo giorno. Senza figli, Dovilia e Firmino hanno sempre avuto la passione per il ballo, che li ha accompagnati fino a non troppi anni fa. Un esempio per tutti, soprattutto per i vicini di casa, che li hanno sempre guardati con ammirazione.
Per 41 anni Dovilia ha prestato servizio presso la Camera di Commercio del capoluogo astigiano. Attualmente, insieme al compagno di vita Firmino, risiede nella struttura.
A rendere omaggio alla neocentenaria sono intervenuti Marco Gabusi e il sindaco di Asti Maurizio Rasero, con la consegna delle pergamene di “Patriarca dell’Astigiano” unitamente all’omaggio di alcune pubblicazioni della Provincia e dell’Amaro del Centenario, della ditta Punto Bere di Canelli, partner nell’iniziativa.
Il pomeriggio è stato allietato dalla musica del gruppo di volontariato “Anteas Asti” in collaborazione con gli “Amici della Caraffa”.