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Scuola | 10 luglio 2019, 15:20

Rettore del Politecnico di Torino in visita al polo universitario Levi Motalcini: "avvieremo corsi professionalizzanti per laureati nell'anno accademico 2020-2021"

La visita del rettore dell'ateneo torinese Guido Saracco al polo universitario Rita Levi Montalcini questa mattina

Rettore del Politecnico di Torino in visita al polo universitario Levi Motalcini: "avvieremo corsi professionalizzanti per laureati nell'anno accademico 2020-2021"

Il Politecnico di Torino si allea con Astiss per avviare nuovi percorsi accademici, che formeranno quelle figure professionali che stanno cercando le piccole e medie imprese dell'Astigiano, specialmente nel settore enomeccanico e della meccatronica. La visita del rettore dell'ateneo torinese Guido Saracco al polo universitario Rita Levi Montalcini, oggi 10 luglio, fa ben sperare il presidente di Astiss Mario Sacco.

"E' in arrivo una proposta" ammette, che potrebbe già concretizzarsi con nuovi corsi per l'anno accademico 2020-2021.
"La Camera di Commercio di Asti e l'Unione industriale astigiana - ha spiegato il rettore - mi hanno recapitato studi dettagliati sulle realtà produttive della provincia e le richieste di formazione che avanzano le imprese del territorio. Partiremo da questo per analizzare e non fare repliche, ma per customizzare una proposta specifica per l'Astigiano".

Quello che serve al Poli per insediarsi è una struttura messa a disposizione e qualche finanziamento per le docenze. "Io do per scontato - ha aggiunto il rettore - che il 50% di qualsiasi iniziativa deve essere da noi finanziata come Politecnico. Questo è il modello che abbiamo seguito a Mondovì, dove abbiamo insediato un primo anno di ingegneria e l'atterraggio di professionalizzandi nelle tecnologie per l'agroalimentare". Per Asti invece Saracco immagina un percorso formativo professionalizzante "e anche una formazione continua per le imprese del territorio, dei master executive fatti con più agilità e minor costi, ma con noi universitari e ricercatori che veniamo a spiegare le nuove tecnologie facendo ricerca su questo". 

Alla conferenza stampa era presenta anche l'assessore all'Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino. "Il lavoro - ha affermato - parte dall'orientamento che andrebbe fatto a partire dalla terza media". Chiorino ha ricordato che la Regione non intende più finanziare corsi che vengono definiti di successo, molto frequentati ma che sfornano un solo occupato. All'incontro erano stati stati invitati tra gli altri, il sindaco di Asti, i vertici della Banca di Asti, del comitato scientifico di Astiss, Cia, Confartigianato e Cna, Asp, Gaia e l'Asl. 

"Sono aumentate le difficoltà di reperimento di certe figure professionali" ha detto il presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria. "Per le nostre imprese - ha aggiunto - la formazione gioca  un ruolo fondamentale per il futuro inserimento lavorativo. Inoltre, per le imprese astigiane risulta molto importante il requisito dell'esperienza pregressa, richiesto nel 67% dei casi".

Secondo il presidente degli industriali di Asti, Andrea Amalberto "è fondamentale avere professionisti laureati presenti sul territorio, senza doverli andare a cercare a Milano o Torino. A noi preme trovare ciò che cercano le nostre aziende".  

Al polo universitario di Asti sono attivi corsi di laurea triennali, biennali e un master convenzionati con le Università di Torino e del Piemonte Orientale, con l'Accademia delle Belle Arti di Cuneo. Inoltre Astiss ospita l'associazione Scuole tecniche San Carlo di Torino ed è agenzia di formazione riconosciuta dalla Regione Piemonte per il corso da operatore socio sanitario. Gli studenti che stanno frequentando quest'anno i corsi all'università astigiana sono 1.427.

M.M.

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