In queste settimane, un tema più di ogni altro, è diventato di grande interesse e dibattito nella società italiana: gli aiuti economici che lo stato fornisce a coloro che, a causa dello scoppio della pandemia, hanno visto ridursi significativamente le proprie entrate, in alcuni casi addirittura azzeratesi del tutto.
Tra questi aiuti, uno, in particolare, interessa ad una vasta platea di cittadini, che investono i propri capitali nella loro attività: i lavoratori autonomi. Ad essi, per il mese di aprile, il Decreto del governo prevedeva l’erogazione di un bonus di €.600,00. Un aiuto certamente non risolutivo, ma un piccolo sostegno in un momento in cui i ricavi si sono azzerati. E per molti, resteranno tali ancora a lungo.
La crisi sanitaria si abbatte sulle escort: più di una su due si trova in situazione di difficoltà
Nelle scorse settimane, alcuni quotidiani di informazione hanno messo in risalto come anche nel mondo delle escort sia emersa una forte sensibilità a questo tema. D’altro canto, anche queste persone, come qualunque altro lavoratore autonomo, si sono trovate improvvisamente senza entrate nell’arco di breve tempo. E per alcune di esse, purtroppo, è venuto meno il soddisfacimento di alcune esigenze primarie, come ad esempio il mangiare.
“Non stupisce, di conseguenza, che almeno il 10% delle escort, a poche settimane dalla entrata in vigore del decreto, abbia fatto richiesta per accedere al bonus, costrette da una situazione di grave disagio, da quanto riportato da un sondaggio di Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort in Europa. Scendendo più nel dettaglio, in base ad una recente inchiesta, anche un altro 15% sarebbe pronto, nei prossimi giorni, ad inoltrare la richiesta all’INPS, in quanto ormai prossime a restare a corto di denaro”.
Sommando i due dati, di conseguenza, si può affermare che una escort su quattro si trovi, a due mesi dal lockdown, in una situazione di profondo disagio sociale, in enorme difficoltà nel far fronte ai propri impegni (affitto, bollette, etc..) e, in alcuni casi, non in grado di adempiere ad alcune necessità vitali.
Nonostante, oramai, si è entrati nella fase 2, il distanziamento sociale resta, a ragion veduta, un mantra imprescindibile nella lotta al coronavirus. A causa di questa restrizione, gli addetti ai lavori del settore stimano che almeno un altro 30% di escort possa, nei prossimi quattro mesi, trovarsi in gravi difficoltà e potrebbero, di conseguenza, inoltrare richiesta di sussidio.
Le escort con maggior inventiva, seppur distanti, non lasciano soli i propri clienti
A conti fatti, solo un 45% di queste professioniste, meno di una su due, potrebbe sopravvivere senza alcun problema fino alla fine del 2020, grazie agli introiti accantonati negli scorsi anni. Un dato che testimonia, in maniera inequivocabile, come tantissime donne potrebbero trovarsi in una condizione di indigenza nei prossimi mesi.
Alcune di queste, come le escort Torino su Sexyguidaitalia.com, hanno saputo adattare il proprio lavoro alle sopravvenute esigenze di carattere sanitario, restando vicine ai propri clienti e, in molti casi, trovandone di nuovi. Ai tempi del Coronavirus, dove sono vietati contatti stretti fra sconosciuti per il reciproco bene sanitario, l’unico modo per esercitare la professione è il web.
Grazie ad una webcam, infatti, le escort possono esibirsi dal vivo, soddisfacendo le esigenze dei clienti, anche le più particolari, ottemperando al rispetto del protocollo sanitario. Il ruolo sociale di queste donne, quindi, non viene meno anche in questi tempi, rendendo meno noioso e più stuzzicante il lockdown di moltissimi uomini, costretti a restare segregati in casa.
Considerati i primi dati raccolti, questa nuova opzione, nonostante per molti non risulti ugualmente appagante rispetto a quella “canonica”, sembra aver raccolto il plauso degli utenti. Ed anche i dati raccolti dai siti del settore, sembrano testimoniare come gli italiani abbiano accolto favorevolmente questa opportunità, trovandola interessante ed estremamente divertente. E nei prossimi mesi, l’offerta e la domanda potrebbero aumentare ulteriormente. Nonostante il parziale allentamento delle misure.













