Un'edizione di grande successo quella di quest'anno. AstiMusica, appuntamento sentito dagli astigiani da ormai 24 anni, quest'anno ha superato le 20mila presenze totali.
I dati, comunicati questo pomeriggio in conferenza stampa, sono davvero positivi: 6500 presenze tra i sei concerti a pagamento. I live a pagamento più graditi sono stati il Deejay Time ed Edoardo Bennato, che hanno registrato 1500 presenze. 1200 persone hanno assistito al concerto dei Negrita, 1000 a quello degli America, circa 800 al live di Glenn Hughes e 500 alla serata finale del festival con i White Buffalo. Un successo, che ha potuto far rientrare anche il Comune di Asti, che ha investito circa 20mila euro per questa edizione.
Musica per tutti i gusti e per tutte le età
"Ho vissuto quasi tutte le serate e mi sono accorto che il festival quest'anno ha accontentato tutti i gusti musicali, coinvolgendo persone di tutte le età. Il riscontro che ho avuto da parte dei cittadini è stato positivo. Un festival come questo riesce perché dietro c'è gente che lavora sempre, senza badare a orari", ha dichiarato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero.
E il prossimo anno... sono nozze d'argento!
"Ringraziamo tutti gli sponsor. Grazie di cuore anche all'Asp e a Dimensione Eventi. Siamo molto contenti di questi numeri. Il prossimo anno AstiMusica festeggerà le nozze d'argento: nel 2020 saranno 25 anni. È stato molto apprezzato anche il contest SonAsti e siamo stati contenti dei rapporti che si sono venuti a creare tra i ragazzi vincitori e i grandi artisti a cui sono stati abbinati. Alcuni, infatti, sono rimasti in contatto", ha spiegato l'assessore alla Cultura, Gianfranco Imerito.
Nonostante alcuni imprevisti, come la pioggia battente che ha impedito ai Farinej D'La Brigna di suonare la scorsa domenica, il team di AstiMusica si dichiara soddisfatto, anche per quanto riguarda la componente social. I contenuti condivisi sui canali social del festival, infatti, hanno raggiunto complessivamente oltre un milione di persone.
Dopo la tempesta torna il sereno
"Vorrei innanzitutto scusarmi con gli abitanti di piazza Cattedrale: sono stati anche quest'anno molto cortesi e ci rendiamo conto di averli sottoposti a un tour de force non indifferente", scherza il direttore artistico di AstiMusica, Massimo Cotto.
"L'anno scorso abbiamo patito molto critiche a nostro parere ingiustificate: con l'edizione di quest'anno ci siamo presi una rivincita. È una rassegna che forse meriterebbe un po' più di rispetto da parte di qualche politico. Sono stato legato a tutte le serate, ma a quella di Morgan e Andy dei Bluvertigo in particolare. Quest'anno abbiamo portato AstiMusica a quella ragione bella iniziale: abbiamo fatto stare bene la gente. La gente ai concerti era felice e questa è la cosa che rende felici anche noi: essere tornati un po' all'antico", continua Cotto.
Un'atmosfera di famiglia
Assolutamente vincente la collaborazione con Dimensione Eventi: una scommessa che ha premiato. Dietro le quinte del festival di AstiMusica c'è un lavoro immenso, che non si può nemmeno descrivere a parole. C'è aria di famiglia, spirito di coesione e condivisione: "tutte le parti in gioco erano dentro, anche nei momenti di difficoltà. Questo è un gruppo che ci crede e bisogna conservare quest'atmosfera", ha dichiarato Gianluigi Porro.
E poi la fortuna di avere una piazza meravigliosa. Piazza Cattedrale. Una location ammirata ed elogiata da moltissimi ospiti della rassegna, soprattutto dagli America e dai White Buffalo. Un gioiello della nostra città, che troppo spesso sottovalutiamo.
Appuntamento, allora, alla prossima edizione, con i 25 anni del Festival. Queste nozze d'argento s'hanno... da festeggiare!