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Attualità | 17 settembre 2019, 14:14

Al via il progetto per portare l’ultra velocità web anche ad Asti

Connessioni fino a un gigabit in oltre 28.000 unità immobiliari cablate attraverso una rete lunga 150 km

Al via il progetto per portare l’ultra velocità web anche ad Asti

Cablare in fibra ottica circa 28.000 unità immobiliari site nel territorio comunale di Asti, creando una rete che si dovrebbe sviluppare per 150 km, la metà dei quali su nuova infrastruttura e il rimanente realizzati riutilizzando reti esistenti o mediante posa aerea dei cavi, per un minor impatto. Il tutto con fine lavori fissata entro l’inverno 2020.

E’ questo, in estrema sintesi, l’ambizioso progetto di sviluppo della fibra ottica ultraveloce (ovvero che consentirà di navigare sul web ad una velocità di connessione fino a 1 gigabit al secondo) posto in essere dall’Amministrazione comunale e da Open Fiber, società partecipata da Enel e da Cassa Depositi & Prestiti, che sta portando in tutta Italia questa tecnologia di ultimissima generazione. Ad oggi, l’azienda punta a garantire la copertura di 271 città italiane e di 7635 comuni di 20 Regioni italiane (come concessionaria dei bandi Infratel Italia), e rispondere così agli obiettivi tracciati dall’Agenda digitale europea e dalla Strategia italiana per la banda ultra larga.

Un piano, quello concernente la città di Asti, ambizioso e importante anche dal punto di vista meramente finanziario, poiché l’investimento previsto è pari a circa 10 milioni di euro, ripartiti tra costruzione della rete sul suolo pubblico, costruzione della rete in proprietà privata e ripristino del manto della carreggiata e dei marciapiedi manomessi per la posa dei cavi (circa 16.000 km, cifra che si spiega considerando che ogni tubazione può contenere decine di cavi)

“La rete – ha spiegato l’ing. Giovanni Romano Poggi, Regional Manager Open Fiber per il sud Piemonte e la Liguria – verrà realizzata interamente in modalità FTTH (Fiber To The Home, ossia fibra fino a casa) che, a differenza della FTTC (Fiber To The Cabinet) non prevede l’utilizzo, neppure nel tratto finale tra "l’armadio” e l’abitazione da collegare, di cavi di rame. Consentendo, pertanto di raggiungere velocità fino a un gigabit”

“Siamo rimasti positivamente stupiti – ha aggiunto – dal fatto che in questa città sia riutilizzabile circa il 50% delle reti esistenti, a fronte di una media nazionale che si attesta intorno al 30%. Ciò ci consentirà di ridurre i disagi, fermo restando che anche dove andremo a scavare, compiendo interventi inevitabilmente invasivi, ci occuperemo poi del ripristino. Attuandone prima uno provvisorio e poi quello definitivo, da realizzarsi nell’arco di un periodo compreso tra i 2 e i 6 mesi, per dar tempo allo scavo di assestarsi”.

Va altresì precisato che Open Fiber è un operatore 'wholesale only' (ovvero all’ingrosso): pertanto non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Una volta conclusi i lavori, l’utente non dovrà far altro che contattare uno degli operatori presenti, scegliere il piano tariffario che ritiene più consono e navigare ad alta velocità.

“I vantaggi per i singoli cittadini e per le aziende sono innumerevoli – ha sottolineato il Field Manager della città di Asti, Carlo Gestro – la nostra rete FTTH abiliterà tantissimi servizi ad alto contenuto innovativo, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione, e aumentando la produttività e la competitività delle imprese. Un’infrastruttura che permetterà finalmente anche di lavorare senza problemi da casa, attraverso il telelavoro e lo smart working”.

Senza trascurare un altro punto fondamentale dell’accordo sottoscritto tra l’Amministrazione e Open Fiber, ovvero quello concernente la disponibilità, da parte dell’azienda, nel concedere gratuitamente servizi di connessione ultra larga a 30 sedi pubbliche (scuole, associazioni, ecc.) da definire insieme al Comune.

“Non potevamo perdere il treno e pertanto abbiamo ritenuto di accogliere questo progetto di posa della fibra perché pensiamo che rappresenti una grande opportunità di investimento per il futuro della città”, ha commentato nel corso della conferenza stampa il sindaco di Asti Maurizio Rasero.

Mentre l’assessore alle Infrastrutture, ing. Stefania Morra, aggiunge che dallo scorso dicembre è stato costituito un tavolo di lavoro e si è iniziato a dialogare con i tecnici di Open Fiber. "Da molti mesi – ha affermato – i nostri Uffici, ed in particolare l’Ufficio Manomissioni Suolo Pubblico del Settore Urbanistica insieme all’Ufficio Sistemi Informativi, Servizio Gestione Reti del Settore Risorse Umane, sono stati impegnati in un lungo e complesso lavoro tecnico e normativo teso a disciplinare le modalità di intervento sul tessuto urbano per garantire costantemente, durante i lavori che s’avvieranno, la sicurezza, l’incolumità pubblica, la viabilità”.

Gabriele Massaro

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