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Economia e lavoro | 25 gennaio 2020, 07:00

Test di ammissione a Medicina, come affrontarli al meglio

In Italia, i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia fanno parte degli insegnamenti ad "accesso programmato nazionale"

Test di ammissione a Medicina, come affrontarli al meglio

In Italia, i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia fanno parte degli insegnamenti ad "accesso programmato nazionale". Ciò vuol dire che gli studenti che aspirano a frequentare i corsi afferenti a questo tipo di laurea devono superare un test di selezione, indetto ogni anno dal Ministero dell'Istruzione.

Cosa sono i test di ammissione

Il test di ammissione a Medicina (o a qualsiasi altro corso di laurea a 'numero chiuso') è una prova scritta che, se superata, permette a chi l'ha sostenuta di iscriversi al corso. Ogni anno, il Ministero dell'Istruzione individua una finestra temporale (di solito durante il mese di luglio) entro la quale è possibile iscriversi alle prove di ingresso; con successivo decreto, il dicastero comunica a tutti gli iscritti le date (quasi sempre tra gli inizi di settembre e la prima settimana di ottobre) di svolgimento dei test.

Dal punto di vista pratico, le prove di ammissione consistono nella risoluzione di quiz a risposta multipla. Il candidato ha a disposizione una determinata quantità di tempo che in genere corrisponde a circa un minuto per ogni quesito. Le domande sono pertinenti a diversi temi; nel caso dei test di Medicina, oltre ad una parte incentrata su quesiti di cultura generale, vi sono domande di Chimica, Fisica e Biologia, oltre che di Logica. Alcuni atenei, contestualmente alla pubblicazione del bando con il calendario delle prove, forniscono indicazioni specifiche agli studenti (come ad esempio i testi consigliati per prepararsi).

Come prepararsi al meglio: strategie e consigli

La preparazione ai test di Medicina (o di un altro corso ad accesso programmato) è fondamentale per il buon esito della prova. È pur vero che non esiste una formula standard che assicura il successo perché il risultato finale è spesso frutto di diversi fattori, tanto personali quanto contestuali. In generale, però, esistono alcuni consigli e tecniche che è bene tenere a mente.

Per quanto riguarda la preparazione vera e propria, essa deve essere anzitutto ben mirata; in altre parole, meglio iniziare lo studio partendo dalle materie e dagli argomenti che non si sono mai affrontati in precedenza oppure da quelli sui quali non si è particolarmente ferrati. Discorso diverso per la cultura generale: non vi sono riferimenti precisi in questo caso (perché non si tratta di una materia nel senso stretto del termine) ma ciò non vuol dire che non vi siano canali e strumenti ai quali ricorrere, come ad esempio quotidiani e riviste. La preparazione delle domande di Fisica, Chimica e Biologia può essere approntata sulla base di un buon manuale in uso nei licei (o su un testo in particolare indicato dall'università). Per uno studio completo ed approfondito è anche possibile ricorrere a corsi di preparazione specifici, promossi da siti specializzati quali unidformazione.com.

Quando si parla di 'preparazione' ai test di ammissione, non ci si riferisce soltanto allo studio nozionistico e mnemonico, ma anche alla predisposizione psicologica a sostenere la prova. Anche in tal caso, non esiste una strategia vincente ma solo alcuni accorgimenti che possono risultare molto utili. Il primo è quello di capire bene il metodo di valutazione della prova: se, ad esempio, ad ogni risposta errata corrisponde una penalizzazione rispetto al punteggio finale, allora è bene evitare di fare un tentativo al buio che potrebbe risultare decisivo ai fini del superamento del test.

Talvolta, anche i quesiti irrisolti dopo l'ultimo risolto possono comportare una penalità; in tal caso, val bene provare a risolvere almeno l'ultimo così da non peggiorare il computo complessivo. Altro aspetto da tenere in considerazione è il tempo a disposizione che deve essere ottimizzato, prediligendo i quesiti più semplici o dei quali si conosce per certo la soluzione e lasciando quelli più ostici per ultimi.



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