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Cultura e tempo libero | 03 febbraio 2020, 18:20

Al Liceo Classico di Asti un progetto per far conoscere ai ragazzi l'archeologia e il periodo medievale astigiano

Gli incontri si sono svolti in aula, ma anche in città, con l'archeologa medievista Elisabetta Ugaglia

Al Liceo Classico di Asti un progetto per far conoscere ai ragazzi l'archeologia e il periodo medievale astigiano

Al Liceo Classico Vittorio Alfieri di Asti, durante la seconda metà di gennaio, le classi terze sono state coinvolte, grazie a un'idea del professore di Storia e Filosofia Roberto Gatti, in un progetto finalizzato alla conoscenza della propria città.

Hasta

Elisabetta Ugaglia, archeologa medievista specializzata su Asti altomedievale ed ex allieva della scuola, ha accompagnato i ragazzi alla scoperta dell’evoluzione di Hasta da fiorente colonia romana a potente Comune medievale, passando attraverso le tracce archeologiche e documentarie riguardanti il ducato longobardo.

L’attività si è svolta tramite lezioni frontali in aula e una visita guidata presso il Museo Diocesano San Giovanni, la Cattedrale e alcune vie del centro storico, mostrando quanto l’architettura e l’urbanistica medievali siano ancora oggi la componente più importante della conformazione di Asti: imparando ad aguzzare la vista si possono notare particolari che testimoniano il glorioso passato della nostra città.

L’archeologa è poi tornata tra i banchi di scuola, su iniziativa della professoressa di Lettere Mariarosa Poggio, la mattina del 27 gennaio per raccontare come funziona il mondo dell’archeologia e spiegare ai ragazzi della classe III C quanto la formazione classica sia utile per la prosecuzione degli studi all’università.

Il mestiere dell'archeologo

È stata una prima ora densa di concetti e curiosità riguardanti le difficoltà, ma anche le soddisfazioni, di un mestiere come quello dell’archeologo e, in generale, della vita di studio che attende chi ha deciso di iscriversi al Liceo Classico.

Da Tomb Raider a Indiana Jones ai dinosauri, tanti sono gli stereotipi attribuiti agli archeologi, la cui vita è decisamente meno avventurosa dei personaggi televisivi e, soprattutto, il cui campo d’indagine riguarda il modo di vivere e la cultura materiale (forme insediative, ceramiche, corredi tombali, etc.) delle civiltà del passato.

Dopo una breve storia di come è nata la scienza dell’archeologia, Elisabetta Ugaglia ha poi spiegato il metodo di scavo stratigrafico, che permette di individuare i vari strati di terreno accumulatisi durante le varie epoche storiche e contenenti i reperti e le tracce di vita utili alla datazione.

Chi è Elisabetta Ugaglia

Elisabetta Ugaglia, classe 1992, si è laureata a novembre 2018 in Archeologia e Storia Antica presso l’Università degli Studi di Torino con 110 e Lode; nella sua tesi ha studiato il materiale proveniente dallo scavo archeologico effettuato nel 2015 presso i vani cantinati di Palazzo Mazzola, oggi sede dell’Archivio Storico Comunale, ipotizzando la presenza di un nucleo di capanne probabilmente abitate da alcuni Longobardi insediatisi in città tra VI e VII secolo.

Già durante la laurea triennale in Beni Culturali Archeologici, conseguita sempre nell’ateneo torinese, l’archeologa si è occupata della presenza longobarda in Asti, analizzando un gruppo di sei fiaschette di manifattura barbarica conservate nel civico Museo archeologico presso il Battistero di San Pietro, di cui sono già stati pubblicati i dati sulla rivista astigiana "Il Platano".

Redazione

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