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Attualità | 28 febbraio 2020, 15:48

Astigiani in quarantena ad Alassio: “Inaccettabile il trattamento cui li stanno sottoponendo, segregati da giorni nelle loro stanze”

Parla il nipote di una signora 84enne: “Non possono uscire né gli viene spiegato nulla. Stamattina le hanno dato una bustina di the, dicendo di prepararlo con l’acqua calda del rubinetto”

Astigiani in quarantena ad Alassio: “Inaccettabile il trattamento cui li stanno sottoponendo, segregati da giorni nelle loro stanze”

Nella tarda mattinata di oggi, poco prima che la Regione annunciasse l’inizio delle operazioni che dovrebbero portare, entro sera, al rientro in Piemonte dell’intera comitiva di anziani astigiani da giorni in quarantena presso due strutture alberghiere di Alassio, abbiamo raccolto la testimonianza del nipote di una ottuagenaria ospite del ‘Bel Sit’

In un primo momento hanno solo detto di stare chiusi nelle stanze, senza spiegare loro perché ci ha detto, confermando quanto affermato giorni fa dalla figlia di un’altra anziana coppia in quarantena -, poi è stata spiegata la situazione ed è stato fatto il tampone a tutti, ma a quanto risulta a noi familiari il destino di queste persone non è ancora ben definito: né in termini di tempo e né in termini di luogo. Per certo a loro non è stato detto nulla riguardo dove andranno e quando, quindi può immaginare quanto mia nonna sia confusa. Tenga anche conto che, stando a quanto ci hanno riferito, gli esiti dei tamponi verranno comunicati esclusivamente ai diretti interessati per questioni di privacy. Quindi si somma anche l’incognita legata al fatto se queste persone così anziane capiranno o meno la diagnosi dei medici”.

“Fortunatamente mia nonna, nonostante abbia ormai 84 anni, non ha patologie pregresse – aggiunge Alessio – ma può bene immaginare quanto viva male questa situazione, chiusa da giorni in una stanza senza possibilità di uscire. Ad esempio stamattina le è stata data una bustina di the invitandola a farlo con l’acqua calda del rubinetto”.

Era molto arrabbiata, non capisce perché continuino a tenerli lì. Mi ha detto che più o meno tutti hanno capito l’emergenza del primo giorno, ma che continuino a tenerli lì in quel modo è una cosa assolutamente inammissibile. Sono stati serviti dei panini a degli ottuagenari, gran parte dei quali con protesi dentarie che rendono difficile la masticazione di quel pane e comunque sono abituati a mangiare pasti caldi”

“Comunque, al netto di quando finalmente li riporteranno a casa, tutti noi parenti siamo molto preoccupati perché questa situazione comporterà inevitabilmente delle conseguenze psicofisiche su di loro. Una settimana chiusi un una stanzina 3x3 con una televisione e un letto e senza riscaldamento potrebbe avere conseguenze negative su di me che ho trent’anni, si figuri su degli ottuagenari… Non li fanno neppure uscire sui balconi delle stanze

“Ho inviato via mail le nostre rimostranze anche al governatore Totiriservandoci eventualmente anche, in un secondo tempo, di passare alle vie legali, perché l’ho sentito affermare che la situazione era sotto controllo. Capisco che tra i suoi compiti rientri anche il cercare di mantenere la calma, ma deve prima di tutto dire la verità: la situazione è tutt’altro che sotto controllo

Gabriele Massaro

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