La polemica sui contributi comunali alle famiglie di nomadi che potranno decidere di lasciare il campo di via Guerra ad Asti continua a macinare accuse e commenti al vetriolo soprattutto tra il vicesindaco Marcello Coppo (Fratelli d'Italia) che oltre alle Attività produttive e altre ha anche una delega al Superamento campo nomadi e il Movimento 5 Stelle.
Nei giorni scorsi infatti il Movimento guidato da Massimo Cerruti aveva spiegato che "In campagna elettorale hanno vinto promettendo di smantellare i campi nomadi e poi cosa hanno fatto? La Giunta prenda atto del suo ennesimo fallimento e ritiri subito la delibera, destinando quei soldi ad azioni più utili per i cittadini astigiani".
Tra le proposte del Movimento, ad esempio, quella di destinare i fondi in questione "a un presidio fisso (previsto nel programma), che verifichi la regolarità dei mezzi in entrata e in uscita dal campo, o l'utilizzo di tecnologie per verificare costantemente lo stato di cose" e per questi motivi ha presentato un esposto in Procura, in seguito al quale le indagini sono state in un primo momento affidate alla Polizia Municipale, poi è stata chiesta l'archiviazione. Il Movimento 5 Stelle ha quindi presentato un'opposizione ed è in attesa dell'udienza, rinviata per una serie di problemi burocratici.
Pronta la replica del vicensindaco Coppo:"Attaccano dicendo che non abbiamo fatto niente. Peccato che chi attacca li ha messi lì. Abbiamo fatto il possibile per far pagare le utenze. Attualmente stiamo risparmiando più di 150mila euro all'anno. Abbiamo chiesto alla Prefettura se è possibile individuare le persone che accendono questi roghi, dato che a Torino sono stati trovati. Abbiamo richiesto un presidio fisso per almeno un mese, per controllare entrate e uscite dal campo. Abbiamo sistemato telecamere, durate pochi giorni. Siamo disposti a riposizionare", spiega Coppo.
"L'Amministrazione vuole chiudere i campi nomadi. Abbiamo iniziato a renderli meno ospitali, l'obiettivo è quello di liberare le aree. Come fare? Abbiamo preso spunto da quanto fatto a Pisa. Da qui la decisione di contributi economici. Dopo 30 anni di niente, non si può pretendere di risolvere il problema in due anni e mezzo. Entro la fine di questo mandato cercheremo di risolvere il problema", conclude il vicesindaco.
La polemica è continuata sui social dove Coppo, rispondendo piccatamente a qualche commento critico, chiama in causa qualcuno del Movimento reo di "aver cambiato molte casacche e aver amministrato da molto più tempo di lui, avendo ricoperto vari incarichi con diversi 'colori politici.
Non fa il nome il vicesindaco, anche se il riferimento è piuttosto chiaro. Interpellato da noi spiega:"Non basta cambiare casacca per tornare vergini. Ci sono persone che hanno occupato diversi ruoli con diverse amministrazioni e cosa hanno fatto? Io ci metto la faccia e mi espongo sempre in prima persona, non mi trincero dietro a collaborazioni che poi sono la vera mente del Movimento".