/ Attualità

Attualità | 20 marzo 2020, 14:43

Signor sindaco, infrango le regole se porto mio figlio di 3 anni a prendere una boccata d'aria?

Riceviamo e pubblichiamo una "lettera aperta" che una giovane mamma di un bimbo di 3 anni ha inviato all'attenzione del sindaco Rasero

Un fermo-immagine tratto da un video, postato nei giorni scorsi dal primo cittadino sui suoi canali social, che documenta la situazione nei parchi astigiani

Un fermo-immagine tratto da un video, postato nei giorni scorsi dal primo cittadino sui suoi canali social, che documenta la situazione nei parchi astigiani

Gentile signor Sindaco,

La ringrazio se riuscirà a trovare un momento per leggere questo mio pensiero in un momento in cui le arrivano segnalazioni, messaggi e richieste da tutte le parti.

Sono una mamma di un bimbo che ha quasi 3 anni e a inizio maggio nascerà il suo fratellino. Le scrivo per raccontarle la nostra situazione, che immagino sia simile a quella di tante famiglie cittadine in questo contesto così surreale, e chiederle chiarimenti.

Viviamo in un alloggio molto piccolo in centro, con un balcone lungo e stretto su cui non si riesce a giocare granché e un cortiletto condominiale di autobloccanti, per lo più adibito al parcheggio delle auto e ai cassonetti dei rifiuti. La nostra è una sistemazione provvisoria, perché stiamo attendendo che vengano ultimati i lavori per la casa in campagna in cui andremo poi a stare definitivamente. La casa non è al momento agibile e anche il cantiere ora è bloccato, per ovvi motivi.

Mi sono trovata in questi giorni a invidiare molto chi vive in campagna o, per lo meno, dispone di un cortiletto o un giardino, pur abitando in città: i bambini che hanno questa fortuna hanno il privilegio di poter vivere in modo tutto sommato normale il periodo attuale o, quantomeno, di potersi svagare e scaricare un momento all'aria aperta e al sole. La disparità tra chi ha una casa bella e grande e chi non se la può permettere è più evidente che mai e mi sembra ingiusto.

Io a mio figlio ho spiegato bene la situazione, con parole semplici e senza terrorizzarlo, ma ho ritenuto importante che capisse e imparasse anche da un momento così difficile. Sa starnutire nel gomito, lavarsi bene le mani, sa perché non si va dai nonni e non può giocare con i suoi amici dell'asilo e dice sempre "Andrà tutto bene, noi siamo più forti del virus!".

Qualche giorno fa, quando c'era il sole molto caldo, abbiamo preso la biciclettina, fatto il giro dell'isolato e ci siamo fermati ai giochi che ci sono in fondo a Strada al Fortino. Eravamo completamente soli. Gli ho detto che, se fosse arrivato qualcuno, avremmo dovuto andarcene: "Tesoro, le persone non possono stare vicine in questo periodo perché il virus è molto bravo a saltare e saltella da persona a persona e noi non dobbiamo lasciarglielo fare, per sconfiggerlo. Siamo più forti!".

Dopo un po' è arrivata mamma con una bambina. Ebbene, non ho fatto in tempo a richiamarlo che lui, DA SOLO, è sceso dal gioco e mi ha detto "Mamma, non possiamo stare vicini! Adesso tocca un po' alla bimba, noi facciamo un giro" abbiamo preso la bici e siamo tornati a casa. In condizioni normali la scenata per andar via dai giardini sarebbe stata copione scontato e invece mi ha dimostrato di aver capito la gravità della situazione e l'importanza di seguire le regole.

Detto questo, per spiegarle che non usciremmo facendo finta di nulla, infrango le regole se porto mio figlio a prendere una boccata d'aria? Nel decreto si parla di poter fare attività sportiva individuale nel rispetto delle norme di distanza, di poter portare fuori il cane e di numerose altre situazioni... I bambini non vengono considerati.

Io ogni tanto devo uscire a fare due passi per alleviare i dolori lombari dovuti al pancione da settimo mese di gravidanza... Ma mio figlio, che non deve comprare le sigarette, non ha il cane e non ha la fortuna di avere un giardino, deve davvero stare SEMPRE chiuso in casa?

Se il problema non è tanto l'andare al parco ma il fatto che c'è chi, nonostante tutto, continua a far giocare i bimbi insieme e a creare assembramenti, non si potrebbe piuttosto mettere vigili (o volontari, visto che, a quanto diceva nella diretta di oggi, ce ne sono in sovrabbondanza per fare la spesa) a controllare i singoli parchi, ovvero che non vi entrino più di tot persone a seconda della capienza dell'area verde e che chi è dentro rispetti le norme? Come si fa nei supermercati e nei negozi di beni di prima necessità.

Perché, a mio vedere, una boccata d'aria fresca e una mezz'ora al sole, sono beni di necessità assoluta, specie per un bambino.

Grazie,
Noemi

 

Al direttore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium