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Politica | 07 maggio 2020, 15:17

Il questionario sulla sicurezza dei sanitari del Massaia sfocia in interrogazione in Regione

L’ha presentata il consigliere regionale di Luv Marco Grimaldi, dopo essersi confrontato con i promotori astigiani dell’iniziativa

Il questionario sulla sicurezza dei sanitari del Massaia sfocia in interrogazione in Regione

I risultati emersi dal questionario sulla sicurezza di quanti lavorano all’ospedale Cardinal Massaia, promosso dal gruppo consiliare Uniti si può e al quale hanno risposto 177 operatori sanitari in appena tre giorni, hanno spinto Mauro Bosia e Michele Anselmo a contattare il consigliere regionale di Luv Marco Grimaldi per condividere con lui le considerazioni cui i due consiglieri comunali sono giunti.

“Dopo avergli illustrato le problematiche interne al Cardinal Massaia in questo periodo di emergenza Covid, abbiamo tracciato il quadro delle debolezze della sanità astigiana, problemi che sono radicati nel tempo e che questa emergenza Covid ha soltanto messo in luce con più evidenza – spiegano Bosia e Anselmo – Grimaldi si è trovato d’accordo con le nostre argomentazioni, e insieme abbiamo prodotto un’interpellanza urgente che ha recentemente depositato in Regione Piemonte”.

“Finalmente si parlerà della sanità astigiana e dei suoi problemi, specifici e generali, nella sede competente, il Consiglio Regionale del Piemonte – aggiungono i due consiglieri – Auspichiamo che da fronte a queste domande precise derivino provvedimenti urgenti per il futuro, senza cercare di nascondersi dietro le responsabilità di chi c’era prima. Troppo spesso, ultimamente, un tema così delicato e complesso è stato trattato a colpi di esternazioni mirabolanti, dirette facebook e comunicati stampa”.

L’INTERPELLANZA

Nel documento presentato in Regione, Grimaldi chiede all’assessore regionale alla Sanità Icardi

- quale giudizio viene dato dalla Regione alla gestione organizzativa della Direzione dell’Asl AT nel corso della pandemia;

- quanti sono stati effettivamente i lavoratori della Asl At risultati contagiati nel corso della pandemia e come essi si suddividono in base alla loro appartenenza professionale;

- quando, e con quali modalità, si pensa che l’ospedale Cardinal Massaia di Asti possa riprendere ad erogare regolarmente le prestazioni sanitarie ai cittadini;

- se, in relazione a quanto esposto nelle premesse, non si debba da valutare la possibilità di riconvertire la vecchia maternità di Asti, da anni chiusa e in stato di abbandono, in struttura distrettuale;

- se, in relazione alla necessità immediata di “alleggerire” il Cardinal Massaia nel numero dei degenti Covid, non si possa prendere in considerazione la proposta di creare reparti di gestione Covid e post Covid nell’area attualmente dismessa della Casa di Riposo Città di Asti;

- se non sia il caso di considerare inoltre la possibilità di utilizzare gli importanti edifici di proprietà dell’Asl in Asti – oltre la già citata Maternità – l’ala più moderna del vecchio Ospedale, oggi abbandonato;

- se la Regione Piemonte non ritenga che la Sanità in provincia di Asti, al pari di quella di tutta la Regione, debba essere completamente rivista alla luce della drammatica esperienza vissuta e che si sta vivendo;

- se, in base a quanto in esposto nelle premesse, la sanità piemontese dovrà puntare maggiormente sul rilancio della gestione sanitaria del territorio e dei distretti, ripartendo da un nuovo ruolo dei medici di medicina generale, dalla prevenzione, da strutture territoriali dedicate, capaci di avere un peso rilevante e primario nelle cure domiciliari al fine di evitare che gli Ospedali diventino, come accaduto, l’unica risposta alle emergenze sanitarie;

- in conseguenza di ciò, se la Regione intende assumere decisioni definitive relativamente al nuovo Ospedale della Valle Belbo, ad una riorganizzazione della Casa di Riposo città di Asti (la più grande del Piemonte) e a una revisione di tutti gli accreditamenti delle Case di Riposo di Asti e del Piemonte, al fine di verificarne il rispetto dei requisiti stabiliti dalle attuali normative in materia.

Redazione


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